Draghi, a un convegno a Francoforte, avverte: “La crisi ha raggiunto anche la Germania”.  C’è poco da stare allegri.

 

E se avete voglia di numeri (brutti) ecco l’Agi che riassume le nuove stime dell’Unione europea

(AGI) – Roma, 7 nov. – Allarme Ue sull’Italia e sulla zona
euro: il nostro Paese e’ in profonda recessione e ci sara’ una
“tiepida” ripresa solo nel 2013. La disoccupazione invece
continuera’ a salire fino al 2014. I dati sono contenuti nelle
previsioni economiche di autunno della Commissione europea. Per
l’Eurozona la vera ripresa arrivera’ nel 2014 mentre il picco
dei senza lavoro ci sara’ il prossimo anno.
    Con un Pil in calo del 2,3% nel 2012, l’economia italiana
e’ in “profonda recessione”, spiega l’Ue. Questa sara’ seguita
da una “tiepida ripresa”, visto che il Pil sara’ in calo piu’
moderato nel 2013 (-0,5%) per tornare al segno positivo solo
nel 2014 (+0,8%). Un netto calo della domanda domestica,
specialmente per quanto riguarda gli investimenti, il permanere
di un'”elevata incertezza” sui mercati finanziari, il protrarsi
della crisi del debito sovrano nell’Eurozona che ha aumentato
la pressione sui tassi di interesse hanno determinato la
“profonda recessione” di quest’anno secondo le previsioni
economiche di autunno. In maggio, la Commissione aveva previsto
che il Pil sarebbe aumentato dello 0,4% gia’ nel 2013. Il 2012
si chiudera’ nel nostro Paese con un rapporto deficit/Pil pari
al 2,9%: secondo la Commissione Ue il rapporto scendera’ al
2,1% l’anno prossimo, quando i conti italiani si avvicineranno
al pareggio strutturale. Infine e’ -0,4% il dato per il 2013.
La disoccupazione aumentera’ anche nei prossimi anni: dal 10,6%
di quest’anno, per la prima volta a due cifre, si passera’
all’11,5% nel 2013 e all’11,8% nel 2014. La stima e’ molto
peggiore rispetto a quella che la stessa Commissione aveva
fatto nel maggio scorso, con un tasso di disoccupazione che si
manteneva sotto il 10% anche nel 2013. Infine il debito
pubblico italiano raggiungera’ il suo picco l’anno prossimo,
quando sara’ pari al 127,6%. Il rapporto debito/Pil tornera’
nel 2014 al livello stimato da Bruxelles per quest’anno, ovvero
il 126,5%.
    Riguardo all’Eurozona la Commissione ha rivisto al ribasso
le stime sull’economia nel 2012 e nel 2013 e prevede un ritorno
ad una crescita “molto modesta” soltanto nel 2013. Nel 2012 si
conferma la recessione con un calo del Pil dell’eurozona dello
0,4%. “La ripresa del Pil e’ prevista essere molto modesta nel
2013,” si legge nel documento della Commissione che blocca la
crescita allo 0,1%, mentre le previsioni precedenti segnalavano
un ottimistico 1%. L’economia dell’eurozona dovrebbe ritornare
a girare a ritmo sostenuto soltanto nel 2014 quando la
Commissione stima una crescita dell’1,4% “a condizioni
invariate”. Il tasso di disoccupazione nell’area euro
continuera’ a crescere piu’ del previsto nel 2012 e nel 2013
fino a raggiungere il picco dell’11,8% nel 2013. Infine la
maggior parte dei paesi Ue, e la netta maggioranza dei membri
dell’eurozona, sforeranno il tetto del 3% del deficit rispetto
al Pil nel 2012. Nel 2012 quindici paesi Ue (di cui dieci
dell’eurozona) andranno oltre il limite del 3%, inclusi Francia
(4,5%), Spagna (8%), Olanda (3,7%) e Austria (3,2%). L’Italia
si manterra’ invece entro il limite, al 2,9%. La media per
l’eurozona e’ del 3,3%.