Tutte le volte (poche a dire il vero) che vado in un villaggio turistico resto sconcertata dalle cose assurde che la gente finisce per fare in questi posti. Nulla di male, per carità! Non ho mai assistito a niente di illegale o illecito o deprecabile. Mi riferisco soltanto a tutti quei giochini e a quelle performance (spesso umilianti) che animano le giornate e le serate di questi luoghi di villeggiatura. Abbandonate giacche e cravatte, indossati costumi e infradito, ma soprattutto lontani da persone che conoscono, uomini e donne sono in grado di perdere ogni inibizione e pudore, comportandosi come mai farebbero nelle città in cui abitano.

Così può capitare che venga eletto Mr. Villaggio un rispettabile tutore della legge perché, a dispetto della sua scarsa prestanza fisica, si è esibito in balli scatenati sul cubo di una discoteca; o che un altrettanto rispettabile impiegato di banca dalla pancia strabordante strappi l’applauso di signore e signorine inscenando uno spogliarello alla Full Monty (per fortuna di solito l’animatore lo ferma in tempo); o ancora che un’elegante nonnina con tacchi e abito da sera salga sul palco per lanciarsi in una esilarante danza tribale insieme a un gruppo di veri masai.

Ebbene, anche la campagna elettorale appena terminata mi ha ricordato un immenso villaggio turistico con i candidati capaci di prodursi in show e performance senza limiti. Abbiamo infatti assistito ad adozioni di cagnolini in diretta tv, a imitazioni (di avversari politici), a spot-parodie che si prendevano gioco di legittime richieste di uguali diritti, a sconce battute con doppi sensi, all’invenzione di curriculum vitae, a promesse di ogni tipo e a trucchi mirabolanti degni dei migliori prestigiatori. Non so a chi andrà il titolo di Mr. Villaggio, ma di una cosa sono certa: martedì la vacanza sarà finita. Allora ci sarà bisogno di abbandonare costumi e infradito e indossare di nuovo giacche e cravatte. Allora sarà necessario ricordarsi chi siamo e dove siamo. Allora sarà importante essere seri e garantire stabilità al Paese.