Bali, dove la natura regna incontrastata
Quando mi chiedono dove mi piacerebbe vivere, diciamo per sei mesi all'anno, immediatamente il mio pensiero corre a Bali, un'isola in cui rigogliose risaie e piantagioni di the si mescolano a luoghi mistici per meditare e foreste di color smeraldo. Per non parlare degli alberghi, lussuosi e raffinati, e della gustosa gastronomia locale. L'oceano è belissimo, ma non si va a Bali per fare vita di mare, per quella va benissimo la Sardegna, oppure la Sicilia o la Puglia, insomma le coste italiane non hanno paragoni nel mondo.
A Bali invece la natura è predominante e potente: si visita Alas Kedaton, piccola foresta nel bel mezzo delle risaie, con tempi dove vivono indisturbate docili scimmie. Emozionante la visita del tempio Tanah Lot, costruito su una roccia in mezzo all’Oceano dove per pregare si aspetta la bassa marea. Nei pressi di Pekutatan, una meta obblogata è il West Bali National Park, dove l’ecosistema è totalmente preservato . Poi si può proseguire per Glimanuk e prendere il traghetto per raggiungere l’isola di Giava, sbarcando a Ketapang. Meta è Ijen Mountain, attraversando paesaggi di grande suggestione prima di raggiungere a piedi il cratere e la cava da dove si estrae lo zolfo. Indimenticabile la vista dei portatori di zolfo, trasportando carichi enormi di questo materiale. Il paesaggio che li circonda è davvero incredibile e unico al mondo. Un'altra meta imperdibile è Ubud, che si raggiunge attraversando campagne, risaie e foreste, passando per templi dalla tipica architettura balinese. Si vedono il tempio di Goa Gajah, con le belle fontane e la grotta dell’elefante, il tempio di Tirta Empul, sacro per i balinesi, dove si fanno bagni purificatori nelle grandi vasche, e il bellissimo panorama offerto dal Lago Batur con lo sfondo il vulcano Agung.
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