Globetrotter

Belfast, una vacanza all’ombra del Titanic

I giorni dell'Ira a Belfast sono finiti. La città ha girato pagina e, di quel passato tumultuoso  e segnato dal sangue, restano a perenne testimonianza gli eloquenti murales sul muro che corre da nord e a est della città. Affreschi per i quali vale la pena di un tour su un “black taxi”  soprattutto se trovate un taxista loquace in vena di raccontarvi  particolari e retroscena. Ma non contateci troppo, tanto gli irlandesi sono gentili e disponibili, tanto si chiudono a riccio quando aprite quel capitolo della loro storia. Hanno impiegato un secolo a superare l'umiliazione del Titanic affondato e solo ora si mostrano orgogliosi dei loro cantieri nei quali il gigante dei mari era stato costruito. Lo stesso vale per quella divisione antica che ha portato attentati e terrorismo e si è chiusa  definitivamente con la storica stretta di mano al Lyric theatre fra la regina Elisabetta II e l'ex comandante dell'Ira Martin McGuinness da sempre considerato il nemico pubblico della Gran Bretagna.  E Belfast così si presenta al mondo, con un lifting completamente nuovo e un biglietto da visita accattivante considerata la sua posizione privilegiata nella contea di Atrim nell'Irlanda del Nord. Ci si arriva abbastanza velocemente  con Air Lingus. la compagnia irlandese offre voli a partire da 39,99 euro (www.arelingus.com)Attraversata dal fiume Lagan in cui nuotano di nuovo i salmoni ,  respira l'aria del mare, mentre alle sue spalle la riparano dai venti  le montagne di Cave Hill , il “naso di Napoleone” a cui la penna  di Jonathan Swift si è ispirata per il suo libro “I Viaggi di Gulliver". Ma la come la statua della Libertà è la calamita per New York e la Tour Eiffel è l'indiscusso richiamo per Parigi, la stella cometa che porta a Belfast è il museo dedicato allo sfortunato transatlantico, il Titanic affondato nell'aprile del 1912. Un’attrazione sensazionale, in cui sono state investite ben 90miloni di sterline ma che, solo nel primo anno, prevede di ospitare non meno di 400.000 visitatori.
 
La struttura, ideata dall'architetto inglese Eric Khune, ricorda le prue, coperte da tremila pannelli di alluminio tridimensionale, delle tre grandi navi della White Star Line – Titanic, Olympic e Britannic – costruite nei cantieri Harland and Wolff  proprio a Belfast. Nei suoi sei piani, attraverso nove gallerie esplicative e interattive, si srotolano le immagini, i suoni, i profumi e le storie del Titanic e dei suoi passeggeri, come pure della città e delle persone che lo costruirono.  Un ascensore con le pareti in vetro porta all'interno della nave, fra le cabine dei poveri diavoli in terza classe fino ai lussi di chi viaggiava in prima. Anche il salone delle feste è stato ricostruito con lo scalone che ormai tutti conoscono per averlo visto nel film di James Cameron. I visitatori hanno così la possibilità di conoscere non solo la storia della costruzione della nave ma anche quella del vasto patrimonio industriale e marittimo dell’Irlanda del Nord. L’inaugurazione di Titanic Belfast Experience Centre , avvenuta in aprile in concomitanza con il centenario del naufragio, rappresenta la speranza di Belfast che vuol dimenticare e proiettarsi nel futuro. Un momento estremamente significativo di quella entusiasmante rinascita che ha caratterizzato l’Ulster negli ultimi anni, che coincide comunque con una serie di altri importanti eventi che, raggruppati sotto la comune denominazione “Irlanda del Nord 2012. Qui da noi è il tuo momento”, richiamano i turisti di tutto il mondo. E al Belfast, in effetti, all’ombra delle sue architetture vittoriane c’è molto da fare e da vedere. Attorno a Donegall Square, si possono ammirare i più bei monumenti della città, quali l’imponente City Hall il municipio in stile rinascimentale orgoglio degli abitanti, la Queen’s University con i suoi caldi mattoni rossi e il chiosco Tudor e un enorme giardino verde intorno pieno di alberi di magnolia , l’Opera e la Cattedrale di Sant’Anna. Non ci si può perdere una corsa in taxi fino al Castello di Belfast eretto fra il 1867-70 per il marchese di Donegall, amante dei gatti ( e delle loro sette vite) al punto che ne trovate ben sette nel giardino: una statua, una lapide, un mosaico, un disegno, una siepe, una dedica, un’effigie. Basta cercarli fra panchine e vialetti e pian piano si scoprono. E quando siete stanchi, concedetevi una pausa nella Linen Hall Library. E’ una biblioteca silenziosa che occupa un ex magazzino per il lino di epoca vittoriana. All’ingresso, il portone è decorato con degli steli recisi della pianta del lino. Una scala in legno porta al primo piano, dove sarà facile perdersi nei labirinti degli scaffali di legno. Potete bervi una tazza di te nella Tea Room della biblioteca dopo aver dato un’occhiata al “Belfast Newsletter” il più antico giornale del paese risalente al 1879. E dopo aver ben bene girato col naso all’insù per le vie piene di storia, potete dedicarvi allo shopping: il centro è una sgargiante passerella di boutique e negozi alla moda. Belfast oggi fa tendenza anche per quanto riguarda gli alberghi. Sono rinomati lo stile e le atmosfere dei suoi hotel di design. Per non parlare dei templi del gusto: la città ha rapidamente scalato la classifica delle destinazioni più golose d’Europa.
 
Ma di Belfast vi rimarranno nel cuore i pub che non seducono solo il palato con cucina tradizionale e ottima birra, ma anche l’anima con atmosfere uniche e avvolgenti che fanno scordare l’orologio: c’è un tour apposito fra i locali storici che parte dal Robinson (dove trovate in vetrina la bambola Filomena che viaggiava sul Titanic), si ferma al Crow Liquor saloon in stile liberty, e fa tappa in altri deliziosi quali Muriel's in Churc Lane, pittoresco e avvolgente con ottimi taglieri di formaggi; il più antico, White’s Tavern:   il più piccolo, il Bittles Bar dove c’è un dipinto che raffigura James Joyce, George Bernard Shaw, Samuel Beckett seduti al bar mentre Oscar Wilde si dà da fare col distributore di birre. Da annotare sull'agenda che l'autunno porta con sè un appuntamento imperdibile per gli amanti dell'arte e della musica, elementi essenziali della vita cittadina. La stagione si apre con il 50° Ulster Bank Belfast at Queen's , dal 19 ottobre al 4 novembre, uno deipiù importanti festival artistici d'Europa, con la partecipazione dei più bei nomi del panorama artistico internazionale: 100 eventi in oltre 36 sedi diverse (www.Belfastfestival.com). E se resta uno scampolo di tempo durante il viaggio nell'isola  di Smeraldo dove l'aria sa di erba  bagnata e nei cieli le nuvole giocano a rimpiattino col sole, si può andare fino alla vicina, maestosa e quasi magica Terra dei Giganti. La leggenda attribuisce la straordinaria Giant’s Causeway al gigante Finn McCool: si narra che avrebbe lanciato le enormi pietre nel mare per raggiungere un altro gigante, suo rivale, in Scozia. In piedi sulle rocce, col viso sferzato dagli spruzzi del mare, la natura si mostra in tutto il suo splendore e dalle onde si può ancora sentire l'eco della voce del gigante. www.irlanda-travel.com; www.titanicbelfast.com;www.landofgiants.info
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