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“Carinerie” in hotel: una poesia sul cuscino

Solitamente negli hotel a 5 stelle, ma a volte anche in quelli a 4 stelle particolarmente attenti, l’ospite alla sera trova sul cuscino un cioccolatino. Accanto al letto viene posato un tappetino per appoggiare i piedi quando si scende dal letto, e la camicia da notte o il pigiama vengono adagiati  delicatamente sulle coperte da una premurosa cameriera.  Un trend normale in alberghi di una certa tipologia e direi anche un trend abbastanza globale: c’è chi mette il cioccolatino e chi invece il biscottino o il dolcetto locale, ma  la linea è quella. Non mi era mai capitato però, nel miei viaggi intorno al mondo, di trovare una poesia sul cuscino. E invece all’hotel Trieste&Vittoria di Abano Terme  ho provato per la prima volta questa esperienza: ogni notte, addormentarsi dolcemente insieme ad un diverso poeta.

Questo l’invito che Chiara Borile, responsabile delle relazioni esterne del Gruppo Borile, ha ideato per gli ospiti dei suoi 5 grandi alberghi termali ad Abano Terme.Così, ogni sera, per un intero anno, ciascun ospite dei Grand Hotel Terme Trieste & Victoria, Abano Grand Hotel, Hotel Terme Due Torri,  Hotel Terme Metropole, Hotel  La Residence & Idrokinesis, tutti alberghi di gran charme, trova sul cuscino, insieme al cioccolatino della buona notte anche una piccola pergamena  con la composizione di un poeta del secolo scorso. Naturalmente il testo è nella lingua dell’ospite e il poeta di riferimento, possibilmente, è del Paese  dell’ospite. Il progetto “Un anno di Poesia” è stato voluto dal Gruppo Borile come momento dell’ampio programma di “carinerie” ed iniziative importanti che la storica dinastia di albergatori aponensi ha deciso di riservare a tutti gli ospiti dei suoi 5 grandi alberghi per festeggiare i primi 100 anni di attività del loro storico Grand Hotel Trieste & Victoria. “La poesia è la ragione messa in musica”, scriveva Francesco De Sanctis.  Ed è indubbio che questi nostri tempi richiedano tanta razionalità ma anche la lievità creativa e la forza emotiva della poesia. Ragione e sentimento, insomma. E dopo aver letto una bella lirica, si va a letto più sereni, ve l’assicuro.

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