Le Isole Faroe hanno qualcosa da insegnarci
Le Isole Faroe sanno stupire gli italiani. Quasi in cima al mondo (dopo di loro e prima dei ghiacci polari c´e´ solo l´lslanda) e con una popolazione di 50 mila abitanti che deve lottare contro una terra che non da´ frutti se non patate e cavoli, contro un vento che soffia a raffica e spessissimo e´ gelido, contro un oceano che quando e´ infuriato impedisce attracchi e partenze via nave, in 40 anni ha fatto miracoli impensabili nella nostra amata penisola. La maggior parte delle 18 isole (contando che una e´disabitata e tre sono abitate ciascuna da una sola famiglia) infatti e´ collegata da tunnel sottomarini (costruiti a 250 metri sotto il livello del mare), scavati nella roccia, lunghi anche 6 km. Il primo, fra le isole Bordoy e Vidoy, risale al 1962; l´ultimo, fra le isole Vagar e Streymoy, al 2004. Se noi italiani dessimo carta bianca ai faroesi, in due anni riuscirebbero a completare la linea dell´alta velocita´Torino-Lione con relativo traforo. E magari sarebbero anche capaci di costruire un bel tunnel, resistente e solido, fra Messina e Reggio Calabria, visto che noi il ponte lo stiamo porgettando da quasi mezzo secolo con risultati vergognosi.