Due donne su tre insoddisfatte della loro vita sessuale perché i rapporti sono deludenti o sporadici. Mario Maggi, professore di endocrinologia all’Università di Firenze, commenta i risultati dell’indagine presentata in occasione del congresso della Società Italiana di Andrologia Medica e Medicina della Sessualità (SIAMS), di cui è presidente. Uomini e donne risultano avere una consapevolezza diversa del benessere sessuale e di ciò che vorrebbero dai rapporti intimi. Le donne oggi si rendono conto che un disturbo di lui può avere ripercussioni anche sul proprio benessere personale. La disfunzione erettile, uno dei disturbi più comuni, ha un effetto domino nella partner, spesso si associa all’incapacità di arrivare all’orgasmo femminile, ed è ritenuta un problema della coppia da affrontare in due dal 57% delle donne e appena il 22% degli uomini. Colpisce la mancanza di dialogo: il 20% degli uomini non ama parlare dei propri problemi di calo di potenza sessuale mentre il 95% delle donne ritiene sia un problema da affrontare. E c’è perfino un 25% di uomini secondo cui è giusto che a trovare una soluzione sia soltanto lei, assolvendosi da ogni responsabilità.

I dati indicano che il 75% degli uomini pensa di dover rivolgersi al medico in assoluto anonimato, da soli, mentre il 59% delle donne vorrebbe accompagnare il partner, per discutere dei rapporti fisici come problema di coppia. Nuovamente, si sottolinea la diversa consapevolezza dei disturbi sessuali di uomini e donne – osserva il Professor Maggi – Le donne hanno capito che una sessualità appagante è tale solo se entrambi i componenti della coppia sono sereni e soddisfatti e se gli eventuali disturbi vengono affrontati in due, cercando soluzioni dal medico; gli uomini tendono a fare finta di niente, uno su dieci addirittura abbandona del tutto il sesso e nella metà dei casi proprio per la sua incapacità di avere rapporti adeguati. Del resto sappiamo che pochi prendono l’iniziativa di andare dal medico, pochissimi per una scelta autonoma: in un caso su due è la partner a esprimere il bisogno di cura e a convincere lui.

Un elemento su cui entrambi i sessi sono d’accordo è la caratteristica principale che dovrebbe avere il farmaco ideale contro la disfunzione erettile: oltre la metà degli uomini e delle donne ritiene importante che agisca velocemente, al massimo entro mezz’ora. Da circa otto mesi è disponibile in Italia un nuovo farmaco, avanafil, che ha proprio questa peculiarità e può aiutare le coppie a ritrovare la serenità sessuale – spiega Maggi – Consente infatti di avere un rapporto già entro 15 minuti dall’assunzione, svincolando il paziente dalla necessità di pianificare con anticipo la sessualità o peggio ancora fare aspettare la partner. Inoltre ha un’efficacia costante, che si mantiene per oltre 6 ore: questo basta a coprire una notte d’amore, dando al paziente la libertà e la naturalezza nel rapporto.

Alessandro Malpelo

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