La meningite batterica è una piaga che colpisce bambini e adolescenti in Italia, ma tocca anche la sensibilità di adulti e anziani. Dai genitori che hanno avuto un figlio colpito dalla malattia ha preso vita un comitato e un percorso in cinque punti che attribuisce un bollino identificativo ai centri di eccellenza. Ne parliamo oggi sui quotidiani in edicola e rilanciamo la notizia sul web. I risultati sono stati illustrati ieri a Roma al convegno del Censis promosso con il Gruppo Gsk (che ha recentemente incorporato le attività di Novartis Vaccines and Diagnostics).

Ecco i cinque punti. 1) Informazione. Diritto a ricevere notizie trasparenti su meningite e vaccinazioni. Chiarimenti su sintomi e conseguenze dell’infezione, benefici ed eventuali effetti collaterali dei vaccini anti-meningococco. 2) Accoglienza. Ambulatori confortevoli e organizzazione sanitaria collaudata. 3) Accessibilità. Disponibilità del vaccino. 4) Counselling. Personale sanitario disponibile a dedicare tempo ai genitori per informare sulla procedura delle vaccinazioni. 5) Consenso informato. Consapevolezza dei propri diritti in tema di igiene pubblica. Il centro vaccinale contribuirà a guidare il genitore verso una scelta vaccinale libera e consapevole dei rischi della meningite.

«L’esperienza del bambino non deve consistere nel subire una puntura, ma racchiude un percorso di condivisione con il genitore», osserva Amelia Vitiello, presidente del Comitato Liberi dalla Meningite. Saranno le mamme e i papà a segnalare al Comitato, via email o Facebook, le strutture e i centri di eccellenza che rispettano queste linee guida. L’associazione invierà un bollino e l’elenco dei Centri aderenti verrà pubblicato sul sito www.liberidallameningite.it

Alessandro Malpelo, QN Quotidiano Nazionale, 23 aprile 2015