Parere positivo del Garante della privacy allo schema che disciplina la facoltà di inserire sulla carta di identità il consenso o meno alla donazione di organi in caso di decesso. Chi lo desidera potrà indicare la propria scelta sul documento rilasciato dagli uffici comunali. Le linee guida predisposte dal ministero della Salute e dal Viminale dettano le modalità per dare applicazione alla normativa che rende manifesta la propria volontà di donare organi.

La dichiarazione sarà registrata dall’ufficiale di anagrafe insieme ai dati raccolti al momento della richiesta, prima emissione, o del rinnovo del documento, e inviata al sistema informativo trapianti (Sit) per l’inserimento in banca dati. Per modificare le volontà il cittadino potrà recarsi, in ogni momento, presso le aziende ospedaliere, le Asl, gli ambulatori dei medici di famiglia, i Centri regionali trapianti o, in occasione del rinnovo della carta d’identità, presso le amministrazioni comunali. Sarà possibile cambiare in qualunque momento le volontà.

Un passo avanti nella cultura della donazione di organi viene dalle forze armate. Sono diverse migliaia ormai le dichiarazioni di disponibilità alla donazione di organi, tessuti e cellule tra il personale militare, che già si distingue in gesti di solidarietà come la donazione di sangue a scopo di trasfusione. Lo si è visto alla presentazione della Campagna di informazione e promozione della cultura della donazione e trapianto organizzata presso il Policlinico Militare del Celio, a Roma.

L’iniziativa ha coinvolto reparti interforze, infermiere volontarie della Croce rossa italiana e, per la prima volta, Guardia di Finanza e volontari del Sovrano Militare Ordine di Malta. La sensibilizzazione era partita dall’Ispettorato generale della Sanità Militare – StatoMaggiore della Difesa, in collaborazione col Centro nazionale trapianti e l’Associazione italiana donazione di organi, tessuti e cellule (AIDO). Rientra nella campagna Difendi la Patria. Dai Valore alla Vita.

«La Difesa – ha commentato Alessandro Nanni Costa, medico direttore del Centro nazionale trapianti – ha dato un apporto essenziale ed esemplare ai progressi della rete trapiantologica ed è in prima linea nelle attività di supporto al sistema sanitario».

Alessandro Malpelo, QN Quotidiano Nazionale – IL GIORNO – il Resto del Carlino – LA NAZIONE