Aumenta la percentuale degli italiani che non beve alcolici, pari al 35,6% degli individui adulti, rispetto al 2013 (34,9%). Lo dice il Rapporto a cura dell’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane. In calo i fumatori: poco più di 10 milioni nel 2014, grosso modo 6 milioni e 200 mila uomini e di 4 milioni di donne (19,5% della popolazione). Aumentano gli italiani che si dedicano allo sport: il 23% della popolazione attiva. Aumentano anche quanti svolgono un’attività fisica (passeggiare per almeno 2 chilometri, nuotare, andare in bicicletta).

Tanti segnali incoraggianti, ma a livello globale si assiste per la prima volta al calo dell’aspettativa di vita media. Per i tumori facciamo ancora poca prevenzione e di conseguenza spendiamo molto di più per correre ai ripari, cioè per curare le malattie allo uno stadio in cui le terapie a disposizione sono meno efficaci. Trascuriamo l’igiene alimentare e colpisce il divario tra Nord e Sud, la popolazione in Campania e Sicilia vive mediamente quattro anni meno rispetto a quanto accade da Roma in su.

Lapidario il commento del presidente dell`Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani (Acoi), Diego Piazza: emerge un quadro di scarsa efficienza con ventuno sistemi sanitari differenti _ afferma riferito alle Regioni _ sistemi poco coordinati tra loro che, evidentemente, ancora pongono poca attenzione alla salubrità ambientale e alla. Sarebbe auspicabile una riflessione su questi dati e sulle cifre da destinare alla nostra salute, coinvolgendo le società scientifiche accreditate per riportare l`aspettative e la qualità della vita a standard migliori.