La rivoluzione digitale cambia le nostre vite, lo smartphone avvicina medici e pazienti. Tra le nazioni all’avanguardia c’è l’Irlanda, dove i consulti a distanza con specialisti in cardiologia, diabetologia, oncologia e malattie respiratorie sono all’ordine del giorno. «Si tratta di cambiare abitudini sociali e vincere qualche ritrosia», ha dichiarato Ken McDonald, fondatore dell’Heartbeat Trust, cardiologo al St.Vincent’s University Hospital di Dublino, presidente del congresso eHealth in revolution. «Una larga percentuale di pazienti può essere assistita a domicilio grazie ai moderni sistemi di telecomunicazione».

Heartbeat Trust è un servizio di ricerca clinica per la prevenzione e il trattamento dello scompenso cardiaco che opera con il supporto della Fondazione Internazionale Menarini.

Internet in Europa è utilizzato da 6 cittadini su 10 per ottenere informazioni riguardanti la salute. Ministeri, assicurazioni e società scientifiche si impegnano nel diffondere strumenti utili. Si fanno strada, ad esempio, gli orologi da polso che rilevano il battito cardiaco e i parametri vitali, e qui si pone un problema di tutela della privacy, visto che i fornitori di servizi entrano in possesso dei nostri più intimi segreti. Esistono anche soluzioni curiose, ma assolutamente serie, come le analisi del sangue per le donne rilevate sul tampone vaginale.

«Le applicazioni del consulto virtuale sono diversissime – conclude McDonald – possiamo dire che con il nostro servizio abbiamo ridotto dell’80% i ricoveri ospedalieri ed è anche diminuita la necessità di spostamenti per visite in ambulatorio per i pazienti e i loro familiari».

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