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Allergie respiratorie e asma, emergenza globale

Le allergie respiratorie sono un problema di dimensioni sempre più vaste. Per affrontare questa emergenza è stata organizzata una conferenza di presentazione del Patto di Legislatura, iniziativa dall' Intergruppo parlamentare sulle allergie respiratorie, un percorso che prevede una collaborazione sinergica con le società scientifiche, il mondo accademico e le associazioni dei pazienti.

 

Ogni giorno nel mondo, per dare un'idea del fenomeno, si registrano oltre mille morti causate dall'asma, molte delle quali potrebbero essere evitate. Un trattamento adeguato ha come obiettivo principale quello di ottenere il controllo dei sintomi, limitare il rischio di crisi, ricadute e ospedalizzazioni, specialmente nell'asma allergico. Si impongono strategie a lungo termine, anche a livello territoriale. I costi associati all'asma attualmente assorbono l'1-2% della spesa sanitaria.

 

In Italia 12 milioni di persone lamentano problemi respiratori più o meno marcati. Attraverso il Patto di Legislatura si chiede un impegno da parte del governo, del parlamento, delle regioni e di tutte le forze politiche. In particolare, si chiede di valorizzare la figura del medico specialista in allergologia e immunologia clinica su tutto il territorio nazionale.

 

Per la cronaca, hanno presenziato alla conferenza di presentazione Federico Serra (capo segreteria tecnica Intergruppo Parlamentare sulle allergie respiratorie), i parlamentari Paolo Ciani e Daniela Sbrollini, Andrea Lenzi (CNBBSV), Mario Di Gioacchino (Siaaic), Lorenzo Cecchi (Aiito), Stefano Del Giacco (Eaaci), Michele Miraglia del Giudice (Siaip), Fabio Midulla (delegato SIP), Ketty Vaccaro (Fondazione Censis).

 

Il Patto di Legislatura si concentra sui seguenti punti chiave: potenziamento e razionalizzazione dell'assistenza tramite la creazione di strutture specialistiche connesse al territorio. Aumento dei finanziamenti per la ricerca, soprattutto per la prevenzione e il controllo dell'asma allergica nei bambini. Miglioramento della gestione integrata tra medici di famiglia, pediatri e strutture specialistiche. Aumento dei posti di formazione specialistica in allergologia e immunologia clinica. Protezione dei diritti delle persone con allergie respiratorie in ambito lavorativo, scolastico e sportivo. Promozione di linee guida. Campagne di sensibilizzazione e promozione di politiche di prevenzione, anche al fine di ridurre l’impatto di tutti i determinanti di salute legati all’ambiente e all'inquinamento indoor e outdoor. Inserimento delle malattie allergiche nel Piano Nazionale della cronicità e nel PNRR. Monitoraggio aerobiologico delle sostanze allergeniche diffuse nell'aria in tutto il territorio nazionale. Assicurazione del pieno accesso alle cure e ai trattamenti per le allergie respiratorie, in particolare per i bambini. Garanzia di accesso equo alle terapie più avanzate, incluse le terapie desensibilizzanti. Promozione dello sviluppo della telemedicina, al fine di ridurre la gravità della malattia e la disabilità.

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