L’IDEA è piaciuta. Alta gastronomia, architetti e design, lo chef Carlo Gallotti che rende la ricetta firmata un piatto chic, una presentazione nei Chiostri dell’Umanitaria che ha dovuto rinunciare, per il successo inaspettato, allo show cooking. Si festeggiavano i 30 anni dello spazio food di via Cesare Battisti, hanno partecipato con divertimento i creativi e con amicizia gli sponsor. Lo staff ha preparato più di quattromila mini porzioni dei piatti di Valia Barriello (polpette di salmone con nocciole e salsa agrodolce), Gianni Veneziano (mezzemaniche in burrata), Studio Madalaki (cannolo in gondola), Marco Ferreri (siamo ridotti all’osso), Lorenzo Palmeri (insalata di sedano rapa), Enrico Lumini (il dentro e il fuori). Cucina concettuale e grande materia prima. Il caviale di Adroittica, frutta e verdura di Abbascià, il prosciutto crudo Dulcis Fratelli Galloni e il cotto Monti & Zerbi, il baccalà di Friuli Trota, il salmone di Ittica Gaudenzo, la stracciatela e la burrata di Emiliano Roberto.
Perché sotto le idee c’è la sostanza di un «piccolo Peck» a prezzi più umani, con salumeria, gastronomia, macelleria, cantina, selezioni di salumi e formaggi, il «Mezzogiorno Espresso» con i piatti della tradizione da consumare in negozio, il patè di fegato d’oca fatto in casa, la gastronomia Slim di primi, pesce e carne, pronta in cinque minuti (busta in acqua bollente, ma a fuoco spento), realizzati da Carlo Gallotti con la tecnologia francese della cottura a vapore. A bassa temperatura, mai sopra i 90 gradi. Sostanza, equilibrio nutrizionale, salute. Idee per il nostro quotidiano, come la «Dispensa Weekend» con i prodotti Slim in contenitori termici.