SICILIA connection. Del gusto e del dolce. Specializzazione nordica, panettone. Con licenza mediterranea di uccidere i luoghi comuni. Località, Castelbuono, nelle Madonie, in piazza Margherita, dove c’è la pasticceria Fiasconaro aperta dai padri. Quella che uno sceicco del Qatar voleva riprodurre a Doha nel suo grande centro commerciale (invece è un negozio della stupefacente riproduzione di Corso Vittorio Emanuele). Nicola Fiasconaro è il tecnico dei tre fratelli, con lui parlo del 15 per cento di produzione pasquale in più, «con la declinazione dei nostri quindici prodotti natalizi, anche se l’impasto della colomba è una via di mezzo fra l’ofelia, il panettone e il pandoro. Quello che vende di più è l’Oro di Manna, con un 30 per cento di manna di frassino delle Madonie, pastorizzata e lavorata, nella glassa artigianale. L’abbiamo portata al Vinitaly ed è stata abbinata ai grandi friulani, piemontesi, veronesi con successo».

Le fragranze della materia prima del Sud, la delicatezza dell’impasto, l’equilibrio dei grassi nobili, gli zuccheri naturali, rendono il prodotto unico. L’incontro fra una cultura dolciaria antica di millenni che è venuta a Milano (Pinerolo, Verona) per imparare dai maestri le loro invenzioni geniali. Per portare a casa il lievito madre, la scienza delle paste acide. «La colomba deve avere più grassi, più tuorlo d’uovo. Poi la facciamo con pere e cioccolato, mediterranea con albicocche e ananas, la pandorata, classica, biologica, ai frutti di bosco (la gamma top con l’Oro Bianco, Verde, Nero). Le mandorle e i pistacchi di Sicilia, come zucchero, vaniglia, miele di agrumi, nocciole. Le creme da spalmo al pistacchio e alla manna che produciamo, come altri prodotti di pasticceria e conserva, nei dieci laboratori satelliti sparsi nell’isola: perché le farciture sono veleno. Hanno conservanti, coloranti, vengono mangiate dalla pasta umida e viva). Si taglia invece la fetta, si apre la confezione di crema e si spalma». Grandi progetti in Qatar, a Milano per Expo, a Parma per Cibus dal 5 all’8 maggio. «Entrerete in una panettone in scala, ci stanno lavorando architetti, ingegneri, designer. Un’opera d’arte del gusto. A Doha sono il consulente anche per un corner di eccellenze italiane, tipo Peck, e per il ristorante di pesce (anche gamberi di Mazzara) e carne».