FATE LA SPESA. Fatela bene. Poche cose di qualità, si mangia meno e meglio. A costi quasi invariati. Questo è il mio modesto consiglio per i pranzi delle feste. Se volete il pesce, evitate i crostacei costosi, comprate gamberi e gamberoni di Mazara, Gallipoli, sardi, solo dal fornitore di fiducia. Sbollentate e servite, meno toccate la materia prima e meglio è. Se devo consigliare due posti, il top è Alice a Eataly, con annessa strepitosa pescheria, la normalità operosa di una famiglia sarda sta invece al Delfino di via Gran Sasso. Il miglior rapporto qualità prezzo della città. Non essendo napoletano, io scelgo la carne. La tacchinella ripiena che posso prenotare da Zoppi e Gallotti con il loro patè di fegato d’oca, anche i tortellini con il brodo già pronto, le lenticchie e idee di antipasto. Senza svenarvi da Peck. Troverete tutto da Eataly, ideale per chi vuol cucinare e scegliere all’ultimo momento, non svegliatevi tardi e andate stamattina, entro le 12, al Mercato della Terra della Fabbrica del Vapore.

CARLO EUGENIO Fiorani porta il pane del suo frumento, la birra agricola del suo orto e salamelle (il cotechino) dei suoi maiali. Provata la piccola, quattro porzioni, cottura poco più di due ore in sub bollitura, gustosa (sono allevati semi bradi), delicata, diversa. La salsiccia col brodo di Monza, gli agoni essicati e sottolio del pescatore di Montisola, le alici di lago reinventate al gusto del Nord. Fra i formaggi, il Montebore (due presidi) e il Formai de mut dell’Alta Val Brembana. Anche il Blu erborinato. Delizie caprine del Boscasso, Alto Oltepò Pavese. Il Gran Bollito vale un viaggio alla Macelleria Motta, di Sergio Motta e Andrea Alfieri chef, negozio e ristorante a Inzago e dintorni. Il regno del Bue Grasso. O da Bruno Rebuffi, alle Pregiate Carni Piemontesi di Viale Monza-Loreto, e dal socio Mauro Brun, alla Macelleria dell’Annunciata. Fornitori del gran bollito di Cesae Battisti al Ratanà. Razza Piemontese anche da Eataly Smeraldo a La Granda. Fate le ricette delle nonne, un solo piatto che vi scaldi il cuore.

di Marco Mangiarotti