FUORI EXPO, il vero motore della nuova capitale del food, anche se i contenuti dell’esposizione rimangono strepitosi, complementari, inauditi. Tutti aprono a Milano, molti giovani dall’Italia e dall’estero in questi mesi si stanno trasferendo qui. E trovano la città bellissima, a suo modo, anche se vengono da Napoli e Roma, dal centro di un mondo. Progetti diversi, innovativi, che cercano di costruire qualcosa, modelli di reti professionali di grande qualità. Anche umana. Nei prossimi giorni la guida ragionata, oggi i progetti di due associazioni che stimo. Mastercard e JRE, i giovani ristoratori europei, occupano i tetti di Palazzo Beltrame, sede di Gallerie d’Italia e polo museale di Intesa San Paolo, in piazza dellaScala. È un Temporary Restaurant sospeso, il Priceless 2015, affidato allo studio di architettura Park Associati, che hanno firmato i ristoranti sospesi The Cube (a Bruxelles, Milano, Londra e Stoccolma). Questo concept dovrebbe poi traslocare da Milano a Londra e Parigi.

FOOD EXPERIENCE «senza prezzo», un tavolo per 24 pochi felici che scende apparecchiato dall’alto, 250 euro, si paga solo con carta, per gustare la rotazione democratica e meritocratica di 35 chef italiani e stranieri della JRE, che potranno così sfidare gli stellati residenti e quelli in arrivo, con il loro racconto del cibo. Apre Antonello Colonna, mentre il presidente Marco Stabile promette convivialità fra tavolata e cucina, dialogo fra cuochi e ospiti, show cooking, degustazioni, incontri, musica, cultura, celebrities (all’altezza), eventi, performance live (pricelessdining.priceless.com). Il gruppo Chic, cento professionisti, risponde con Un’Expo di Stelle all’Unico Milano, venti cene con l’executive Felice Lo Basso, presente con il suo street food all’area Expo (02.39214847). Si comincia con Flavio Costa del 21.9 di Albissola Marina (Savona) il 10 maggio. Poi il grande Enrico Bartolini del Devero Ristorante di Cavenago Brianza (MB) il 17 maggio.