POP e in lattina. Come le etichette della birra per tutti di Baladin, esce 12,80 euro, luppolosa come una pale ale, dicono gli esperti, ma alla fine piena e quasi vinosa. Di qualità, come recitava in bianco e nero Carosello. Siamo a Casa Baladin, nella piazza di Piozzo. Dove è cominciato tutto, birra artigianale (cucina) e concerti, per colpa di Teo. Sotto il tendone, che all’inizio era quello del Circo Bidone, con cui Musso ha fatto il chierico vagante, e che tornerà nel 2016 per la festa dei 30 anni. Nella cucina c’era il garage e la prima linea di produzione. Nella cucina Davide Oldani prepara il menu Pop di D’O per la serata. Due filosofie artigianali, innovative, accessibili, che sperimentano l’equilibrio dei contrasti. Davide ha cominciato da poco a lavorare sulle sue birre, le porterà nel nuovo progetto di Casa Oldani, che aprirà nei prossimi mesi.

«Farò per lui una carta speciale – promette Teo –, dalla mia riserva di 60mila bottiglie con 17 anni di invecchiamento». Assaggi di tecnica e talento, dalla pasta di salame, panella di ceci, tamarindo e olive croccanti, alla stupenda crema di zucca e zenzero, stracciatella, caffè e amaranto soffiato. Il bignè di erborinato cremoso e semi di malto tostato. Spettacolare la salsa di rafano, mela, marmellata di cipolla e capperi fritti. Il timballo di fregola e il riso marsala, pane, pepe nero sono classici. Oldani lavora la birra Baladin nell’Ivoire cremoso, terra di cacao, morbido alla birra e rosmarino, ma soprattutto nello zabaione che accompagna il panettone alla birra della casa. Abbiamo capito che insieme faranno grandi cose mentre Piero Ponzo, amico da sempre di Teo, dopo ave suonato il tubo di gomma, il tamburo e il sax alto in grotta, da sciamano jazz, presenta le sue composizioni pop per l’evento.

Marco Mangiarotti