FESTIVAL DIVINO 2016, wine, soul&food a Castelbuono e dintorni con cantine, produttori, musicisti, addetti ai lavori come Davide Paolini, Bigazzi, Chef Rubio, i sommelier Luca Gardini e Luca Martini, Clara Mennella di Italia a Tavola, i premiati degli scorsi anni e i Musici di Guccini. E chi scrive, “Ambasciatore del Gusto 2016” per la pagine del Giorno che leggete. Il 16 giugno il fuoco ha bruciato parte della Sicilia e questa montagna, da Cefaù a Castelbuono, lambito gli ulivi e le vigne della tenuta di Santa Anastasia, l’Abbazia oggi azienda agricola, cantina, relais e ristorate di charme. Il nostro pensatoio e covo mentre il festival srotola i suoi tappeti magici fra il castello e piazza Margherita, per tutto il lungo week end. Il palco, le degustazioni, i concerti e il bar pasticceria Fiasconaro, i re siciliani del panettone che sostengono l’evento. Nel frattempo, io vi racconto una cantina con 65 ettari vitati in collina, due cru, Montenero e Litra, affinamento in acciaio, cemento vetrificato e legno. Culture bilogiche e biodinamiche (possibile enoturismo). Potete degustare autoctoni bio come Grillo e Nero d’Avola, anche rosato, il Sauvignon Blanc Sinestesia, Merlot, Cabernet Sauvignon e Syrah nel Montenero (taglio secondo l’annata). Lo Chardonnay. Il Cabernet in purezza di Litra, Le bollicine Pinot Noir metodo classico blanc de noir di Q1.000. L’azienda produce anche l’Olio di Passomaggio con blend di Nocellara del Belice, Biancolilla e Crasta. Il Grillo ha caratteristiche particolari e ricorda quello del taglio alcamese, per l’amaro gradevole (da aperitivo). Anche il Nero d’Avola si distingue con una leggera carbonica.