Buon gusto

Piccolo Lago. Due stelle in Galleria

Un piccolo lago in Galleria. All’Ottagono, da ieri per una settimana in Galleria, Marco Sacco, due stelle Michelin che festeggiano i dieci anni anche a Milano, presenta otto classici della sua cucina in abbinamenti stimolanti e curiosi. “Siamo venuti in un posto magnifico per incontrare i nostri clienti e guardarci intorno, la città è davvero magnifica”. Uomo di grandi numeri
nella splendida location del Lago di Mergozzo, Marco è un cuoco di territorio con intuizioni, memoria e tecnica geniali. Il Lingotto del Mergozzo è il suo salmone marinato, affumicato in casa, fra gli aceti balsamico e di lampone. Adoro il suo Topinambur alle tre consistenze (crema, chips e arrostito), declinazione del piatto povero moderno (con olio al prezzemolo, grano saraceno, caviale di tartufo nero). Il gioco della sua Carbonara Au Koque”, con cialda di prosciutto della Val Vigezzo, ve lo abbiamo declamato più volte (il burro della valle è un subdolo killer). Il suo omaggio a Milano è il Riso ai Profumi di Bosco, allo zafferano, con mirtilli, salsa di liquirizia, porcini crudi, barbabietola e foglia di fico. Grandi la Trota marmorata in salsa di latte e ribes e l’Anatra, petto e coscia. Per stupire i dolci Era Glaciale e Fieno. Poi si parla del progetto Gente di Lago, dove pescatori, ittiologi, chef e ricercatori del Cnr cercano le risposte giuste per un ripopolamento nel Lago Maggiore di pesci autoctoni in un ambiente sostenibile. Quindi, trote, lavarelli, l’alborella che non si pesca più, i lucci non il luccioperca”. Intanto lui ha messo, per sfida, il pesce siluro nel menu, “in due consistenze”. Vale un giro all’Ottagono.

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