Buon gusto

Con barolobrunello arriva il lato B dei grandi e nobili terroir italiani

IL LATO B del grande vino italiano è barolobrunello, grande appuntamento del 18 (14-18,30) e 19 (10,30-17) novembre a Milano alle Officine del Volo di via Mecenate più di 50 produttori. Frutto delle passioni di Andrea Zarattini, avvocato sommelier, Stefano Panceri, giornalista, Emanuele Varino, in banca, che lo organizzano con WineZone, presentando in quattro appuntamenti e tre ristoranti sei vini in anteprima. Allenamento enoico culminato con la serata da Daniel Canzian in via San Marco angolo Castelfidardo a Milano, che presumeva un’armonica sfida fra bottiglie e cucina. Tappe precedenti al Ristorante Antica Posteria dei Sabbioni (Loc. Sabbioni – San Martino Siccomario in provincia di Pavia) e a I Castagni di Enrico Gerli (Via Ottobiano, 8/20 a Vigevano). Andrea Zarattini, che in realtà ama anche il Roero, ha enunciato le linee guida: “Qualche storico ma molti giovani e una donna del vino, stili diversi dalla tradizione al contemporaneo”.

PIEMONTE e Toscana, una prima tornata con il Brunello di Montalcino 2012 di La Rasina (“vinificazione moderna e tanto frutto”), il Brunello di Montalcino 2012 dell’Azienda agricola Verbena (“vinificazione classica”), il Brunello di Montalcino 2012 di Collelceto (“nato nella zona più a sud, un vino più caldo e in antitesi rispetto ai precedenti”). Il Barolo Cannubi 2013 di Fratelli Borgogno, Barolo Monvigliero 2013 di Sordo Giovanni e il Barolo 2013 di Fratelli Alessandria. Io ho studiato il Brunello di Montalcino Cava d’Onice 2012, Brunello di Montalcino Podere La Vigna 2012, Brunello di Montalcino Bellaria 2012, Brunello di Montalcino Verbena 2013 e poi Barolo Bruna Grimaldi Badarina 2013, Barolo Le Strette Corini – Pallaretta 2013, Barolo Alberto Voerzio La Serra 2013, Barolo Brunella 2013. Bel ventaglio di stili, metto al primo posto la Badarina di Grimaldi, un barolo, devo riconoscere a La Serra di Voerzio un convincente passaggio in barrique , che nei nostri autoctoni, anche nobili, detesto. Notevole anche la Brunella della famiglia Boroli. Bella selezione clusiva e alternativa, acidità inaspettate (per il vino è un complimento), applausi anche a Daniel Canzian per un menu di straordinaria semplice freschezza. Qui a fianco.

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