Buon gusto

Oldani porta agli studenti dell’Olmo i grandi Maestri della cucina italiana

Prima la scuola. Di Davide Oldani, oltre al nuovo D’O, i premi, le conferenze e le consulenze, mi piace ricordare l’attività didattica nel suo paese, a Cornaredo, come tutor all’Istituto  professionale di Stato Olmo per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera. Un progetto realizzato in due anni, «una scuola che non c’era», con la rete virtuosa di dirigenti, Luca Azzolini,
professori e il sindaco, mentre lui mette a fuoco un format nuovo con l’iniziativa i Maestri all’Olmo. «Io ho fatto il Porta – ricorda Oldani–, che è un’istituzione, ma volevo contribuire a un’offerta
formativa per i ragazzi del Nord Ovest Milano, accanto alla didattica ministeriale dell’istituto statale». Per questo ha invitato «colleghi famosi a portare la loro visione, la loro esperienza personale,
umana e professionale. Perché è fondamentale per i giovani. Più idee, più esperienze, più modi di interpretare la cucina significano più possibilità per chi sta mettendo le basi al proprio futuro. E il
lavoro di squadra è un metodo, un obiettivo, un’occasione di crescita».

Per questo il ruolo di tutor è allargato ai suoi collaboratori e le lezioni avverranno nella Sala Ristorante dell’Istituto. Confermati Niko Romito (il 15 gennaio 2018 alle ore 10.00), Massimo Bottura (il 6 febbraio 2018 alle 10) , Andrea Berton (il 12 marzo 2018 alle 10), Enrico Crippa (il 19 marzo 2018 alle 10) e Carlo Cracco (maggio 2018). «Ci sono ottime scuole in Italia – riconosce
Davide – ma manca forse il contatto con la realtà quotidiana di un grande ristorante. Io porto la mia». L’alta formazione, in sala e cucina, è l’anello mancante dell’offerta extra scolastica di
base aMilano, ormai capitale enogastronomica europea e mondiale dopo Expo 2015. «Abbiamo meno ristoranti e stellati rispetto a Londra e Parigi, ma nel piccolo una grande qualità. Noi un gusto
ce l’abbiamo, Londra l’ha acquisito». Duro lavoro è il suo mantra per far crescere il Nuovo D’O, sold out da 14 anni («siamo partiti in tre, siamo in trenta»), presto uscirà un altro libro e
sta pensando a un concept innovativo per sbarcare a Milano. Com questa nuova casa fra cucina, arte, architettura, sperimentazione e design.

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