Buon gusto

Chic a Barga con chef, pizze e vini

Chic in trasferta da Milano a Barga, al Renaissance Ciocco Resort, per l’ottavo congresso dei Charming Italian Chef. Un’associazione diversa, dinamica e attiva, guidata dal manager milanese Raffaele Geminiani e dal Presidente Onorario Paolo Barrale del Marennà, 119 soci (10 all’estero), 120 locali, ristoranti, ristoranti d’albergo, agriturismo, pizzerie (anche Pepe, Bosco e Bonci), laboratori di panificazione (Tommaso Cannata), pasticceria, gastronomia. Molte stelle, cuochi bravi. Presentata la nuova Guida Chic e i venti nuovi ingressi, gli sponsor, le iniziative di btobe sul territorio con gli incontri fra chef, produttori e aziende tecniche Horeca. La campagna Chic Respect sulla sostenibilità dei menu, si comincia con un piatto in carta per ogni socio e ci sarà un importante convegno aMilano, la battaglia per i Diritti d’Autore, Slurp Kidsche certifica i ristoranti “idonei” anche ai bambini. I formaggi di Selecta, il Culatello, Spalla Cruda di Palassone e il Salame Gentile da Antica Razza Nera di Parma del Podere Cadassa. Le birre Amarcord.

Le piccole piante e i germogli olandesi di Koppert Cress a impatto zero che hanno sedotto tutti i grandi stellati con la loro Architecure Aromatique di erbe, foglie e fiori. Il baccalà norvegese morbido, appena pescato al gusto, el piatto di Federico Beretta. La scoperta di due piccole giovani cantine della Lucchesia, il Principato di Lucca e Piombino dove Elisa Bonaparte introdusse i vitigni francesi. Quindi il Merlot naturale (dove c’è argilla), garbata acidità, di Casa e Chiesa (solo acciaio), e il blend di Merlot, Cabernet Sauvignon e Franc (gli impianti più vecchi), Syrah (nel sabbioso) e Alicante Bouschet di Poggio De Paoli (acciaio e botte grande per 24 mesi). Segnatevi la cantina, Tenuta Lenzini, nel borgo dove Michele Guarino vinifica in conduzione biodinamica.

Entusiasmante è il Melograno del loro amico Gabriele Da Prato di Podere Concori, Syrah eretico con percentuale di vecchi vitigni, e Vigna Piezza, il cru solo delle migliori annate. Da provare anche il suo Pinot Noir. Santa Margherita ha portato il Sangiovese “alto” Lamole di Lamole, Chianti Classico (5 per cento Cabernet Sauvinon). Chef toscani scatenati, coordinati da Emanuele Vallini, belle storie di amicizie e fornelli.

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