Buon gusto

Sul Garda il miglior bianco del mondo: Orestilla e Montunal sfidano i francesi

DEGUSTAZIONE dell’anno, rispetto alle pur notevoli attese. Abbiamo bevuto a Spazio Romito in Duomo una piccola verticale della cantina Montonale, venticinque ettari di vigneti sul Lago di Garda, nuova cantina dal 2011. L’Orestilla 2015 è stato votato “miglior bianco al mondo” nel 2017 dagli inglesi di Decanter, Solo 4mila bottiglie, esaurite. Ma l’Orestilla 2016 ha preso 96/100 e ha
un rapporto qualità prezzo clamoroso. Un Lugana che sfida i migliori francesi. Siamo a Desenzano, borgo di Montonale, tra le colline moreniche e il Lago di Garda, dove i fratelli Roberto, Valentino e Claudio Girelli hanno creato questa chicca enologica straordinaria. Cominciando dalla terra. “Viticoltura integrata: si fertilizza con sostanze naturali e si pratica l’inerbimento sull’interfila. Sfogliature e diradamenti severi, fino al 50 per cento nelle annate difficili. La cantina è costruita secondo un progetto di bioedilizia, con muri in paglia di riso”.

POI C’È IL TERROIR, “qui c’è stata l’ultima glaciazione – racconta Roberto, che sta in vigna con Valentino –. Sono argille calcaree. Grande schiena minerale, venti da Sud (l’Ora) e Nord (il Pelèr),
ll microclima del lago. Intorno alberi da frutta. Qui il Trebbiano Turbiana trova un’espressione inaudita, con vendemmia più tardiva possibile da fine settembre a fine ottobre, a più passaggi per raccogliere solo i grappoli più maturi. Manuale, in casse forate. I mosti, “solo mosto fiore, il 30-35 per cento”, fermentano con lieviti indigeni, “cresciuti sulla pianta stessa perché il terroir è anche microbiologico”. Sono privi di allergeni e con un modesto contenuto di solfiti. Verticale Montunal, Annata 2017 (blend di vigneti), solo acciaio, verticalità minerale e freschezza, frutta bianca acerba. Il 2015 ha sentori evoluti di pesca matura. Il 2011 è un piccolo capolavoro, acidità elegante e complessità, idrocarburo, carbonica a fine corsa. Orestilla è fra i migliori bianchi al mondo, mancava il 2015 super premiato, grande il 2016, affinato 20 mesi sui lieviti, estrazione perfetta del frutto, acidità e sapidità (“frutta esotica e zafferano”). Nel 2014 elegante complessità e acidità. Particolare, calda e piovosa, l’Annata 2013, ancora evolutiva. Una promessa preziosa.

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