Firenze, 30 dicembe 2013 – Ha letteralmente spopolato con le sue svariate centinaia di  gradimenti e i suoi molti commenti benauguranti il post Buon compleanno ad Andrea Camilleri (Porto Empedocle, 6 settembre 1925) che diventa così, corredato dei vostri complimenti e pronunciamenti, il superpost del 2013! Aggiungiamo, dopo quelli del 6 settembre, nuovi cordialissimi auguri a Camilleri: buon 2014, Andrea!

Sul superpodio della superclassifica salgono assieme al post del  padre di Montalbano, sensibilmente distanziati da lui ma tutt’altro che fra di loro, il post vincitore del mese di dicembre Il ‘Betocchi’ incorona Giacomo Trinci  e quello del mese di agosto La morte e gli occhi. Ricordo di Cesare Pavese. 

Buona rilettura, e auguri di buon anno a tutti! E domani, per festeggiare ancora assieme, non con una poesia, non con un grande poeta o con un grande scrittore… I protagonisti assoluti sarete voi, con i vostri commenti, con i vostri commenti più belli! A domani!

Marco Marchi

Buon compleanno ad Andrea Camilleri (Porto Empedocle, 6 settembre 1925)

VEDI IL VIDEO Andrea Camilleri si racconta (prima parte)

Firenze, 6 settembre 2013 – «Non pensavo mai di diventare uno scrittore. Pensavo di avere buone chances in poesia…». Lo avreste mai detto che agli inizi della sua carriera letteraria Andrea Camilleri fosse stato tentato più dalla poesia che dalla narrativa di cui sarebbe poi diventato esponente di spicco, ultracclamato  e ultratradotto, dei nostri giorni?

Sì, proprio così: il futuro padre di Montalbano, giovanissimo, trovava in Ungaretti, Montale e Saba e semmai nel Cecchi prosatore d’arte di Pesci rossi i suoi punti di riferimento privilegiati, i suoi autori elettivi, i suoi modelli. Un’attrazione primigenia e continuata, quella della poesia, da un’infanzia incuriosita e turbata dall’approccio all’Orlando Furioso di Ariosto in una edizione illustrata posseduta dal padre alle prime tappe dell’esordio letterario ufficiale.

Camilleri pubblica infatti su «Mercurio» – rivista romana di politica, arte e scienze diretta da Alba de Céspedes – due poesie: Solo per noi (maggio 1945) e Mito (marzo- ‐maggio 1947), mentre poco dopo, nel 1948, altre sue liriche appaiono nella prestigiosa antologia dei Poeti scelti curata da Giuseppe Ungaretti e Davide Lajolo nella collana mondadoriana «Lo Specchio».

«Non pensavo mai di diventare uno scrittore. Pensavo di avere buone chances in poesia…». Ascoltate l’intervista (incomincia proprio così) nella quale Andrea Camilleri rievoca le tappe salienti del suo percorso umano e artistico e apprenderete questo ed altro dalla sua viva voce: dal suo intrigante fascino affabulatorio di narratore di storie: storie non solo scritte, storie non solo inventate.

Auguri, Camilleri!

Marco Marchi 

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I VOSTRI COMMENTI

AretusaObliviosa
Camilleri è il commissario Montalbano e non solo; o forse dovremmo dire: Montalbano e molto di più. Mi viene in mente “Il re di Girgenti”, per citare uno dei suoi romanzi più riusciti, o la raccolta del più recente “Gran circo Taddei e altre storie di Vigata”, uno fra innumerevoli e possibili esempi. Ogni sua pagina ritrae una popolazione, un susseguirsi di personaggi, profondamente vitale in ogni suo atto e soprattutto in ogni sua parola. Proprio la parola contaminata dal dialetto,ovvero la lingua che attinge a piene mani dal parlato, fa vibrare e dà credibilità e spessore alla scrittura vivida di Camilleri. Credo sia per questo, oltre che per l’innegabile fortuna della serie televisiva di Montalbano, che tanti Italiani si sono avvicinati e innamorati di quella ricchissima e splendida terra che è la Sicilia.

m
Interessante e significativa l’intervista. E naturalmente cari auguri ad Andrea Camilleri, un grazie per la sua opera letteraria e per il suo impegno civile.

silvia
Un grande creatore di personaggi, e una notevole personalità, nel panorama culturale (e quindi civile e morale) italiano così avaro, oggi, di punti di riferimento. Il giallo è un genere letterario nobile, e se contribuisce ad appassionare alla lettura un pubblico così svogliato e distratto come pare sia il nostro, diventa nobilissimo. Auguri a Camilleri.

ErikaOlandeseVolante
Un’intervista davvero interessante, che sicuramente sarà d’aiuto a chi vorrà studiare o semplicemente conoscere meglio il grande Camilleri… Ne emergono la ruvida simpatia, l’acutezza e la giovinezza di spirito, ma anche i tratti irresistibilmente siciliani dell’autore che, come le sue creature letterarie, si rivela egli stesso per primo “personaggio”… Auguri Camilleri!!!

DuccioMugnai
E’ davvero necessario riconoscere ad Andrea Camilleri il merito di aver attirato, tramite il personaggio e le storie di Montalbano, anche grazie all’apporto televisivo, l’attenzione popolare sul genere letterario giallo-poliziesco, da lui rivitalizzato con grande maestria. Senza dubbio questo fatto permette non solo un interesse internazionale per la produzione dello scrittore siciliano, ma anche un approccio comune e non impegnativo ad un tipo di letteratura che, se forse non è molto impegnata, è tuttavia altamente e godibilmente fruibile.

MarcoCapecchi
Tanti auguri Maestro per quello che scrivi e per le battaglie civili che sostieni.

iddu
Mi raccomando, per regalo una bella partita di sigari, o un kilo di tabacco da pipa.

IsolaDifederigo
Poesia o prosa, bisognerà ringraziare con Camilleri la frequenza della sua malattia: la malattia della scrittura, l’unica – come sapeva bene l’altro grande, Svevo – che porta salvezza. E sempre viva Camilleri!

tristan51
Bravissimo, Camilleri, auguri!!! Ti meriti tutti i mi piace che vedo. E bella, brillante come al solito e molto colta, affabile e intelligente la tua performance di intervistato in chiave rigorosamente letteraria. Di nuovo auguri, buon compleanno, evviva!!!

Per la seconda parte dell’intervista allo scrittore e per altri commenti vedi il post del giorno dopo Ancora Camilleri, Intervista seconda parte e omaggio

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