Valerio MagrelliVEDI I VIDEO Valerio Magrelli letto da Francesco Manetti , Valerio Magrelli si racconta, prima parte , … e seconda parte (tutti e tre i video dalla serata conclusiva del Premio Letteario Castelfiorentino 2014)

Firenze, 4 agosto 2014 – Conferendogli il suo premio speciale alla carriera, il Premio Letterario Castelfiorentino 2014 ha riconosciuto in Valerio Magrelli una delle figure di spicco della letteratura italiana contemporanea: figura di spicco i cui valori dipendono da una costitutiva, fondamentale e fondante vocazione alla poesia.

Valerio Magrelli ha precocemente risposto a quella chiamata, facendosi autore di opere – dal libro del debutto del 1980 Ora serrata retinae, all’antologico Poesie e altre poesie del 1996, all’odierno, bellissimo Il sangue amaro – che hanno lasciato un segno sicuro, incisivo ed indelebile, nell’evolversi del quadro storiografico-culturale di cui sono state parte attiva.

A questa qualificante attività in versi che più e prima di ogni altra lo connota, Valerio Magrelli ha abbinato altre sfaccettature del suo ritratto letterario: dal traduttore al saggista, dall’antologista allo scrittore in prosa,  all’autore di un romanzo straordinario e premiatissimo come Geologia di un padre, in cui l’evocazione della figura del padre consegue, per via di artistiche risorse sapientemente accondiscese, un’attendibile messa a fuoco dell’immagine di chi scrive e, insieme, un ampliamento in senso universalizzante del grande tema paterno che già in autori classici come Kafka e Tozzi ha trovato insigni esploratori e interpreti.

Scrittore di vasta e raffinata cultura, che spazia dalla filosofia alle arti visive, dalla musica al cinema, Magrelli ha rivolto così alla scrittura la sua richiesta di riflessione sul presente: una riflessione ancorata ad un linguaggio di tono medio, discorsivo e nel contempo intellettualmente nutrito, in grado di cogliere le relazioni profonde tra l’io e il mondo, con un tratto all’apparenza svagato, in realtà ironico e dolorosamente implicato nelle contraddizioni del nostro tempo. Fino a quei sensibili slittamenti nei territori di una tesa protesta civile di cui l’ultimo libro di versi Il sangue amaro – fra concentrato diarismo e flusso poematico, atmosfere inquinate dell’oggi e atterrita visione del vuoto – si fa portavoce.

Marco Marchi

Versi da “Il sangue amaro” 

C’è chi fa il pane.
Io faccio Sangue Amaro.
C’è chi fa profilati d’alluminio.
Io faccio Sangue Amaro.
C’è chi fa progetti per lo sviluppo aziendale.
Io faccio Sangue Amaro.
Io mi faccio il Sangue Amaro.
È una specialità della casa, sin dal lontano 1957. 

*

Mi lavo i denti in bagno.
Ho un bagno.
Ho i denti.
Ho una figlia che canta
di là dalla parete.
Ho una figlia che ha voglia di cantare
e canta.
Può bastare. 

 *

Ingegnoso, mio figlio si chiude nella doccia
incolla un foglio al vetro, dall’esterno,
e per un’ora, immerso nel vapore,
impara a memoria Ugolino. 

Scendono l’acqua e i versi, lui sussurra,
mi costa una fortuna, ma alla fine
esce lavato, profumato, pieno
zeppo di endecasillabi.

*

Se tutto dovesse andar bene,
ma veramente bene, senza incidenti o crolli,
infine arriverà la tremarella.
Vedo amici più anziani che vibrano,
il mento scosso, le mani inarrestabili.
Parliamo allora di questo movimento,
un vento che soffia da dentro
per scuotere le foglie delle dita
e non si ferma più.

*

È questo stormire neurologico
di fronde che dunque mi attende
se tutto, proprio tutto, dovesse andar bene.
E mi tramuterò in una betulla
o in un cipresso sul bordo del fiume,
con quel tremolare di luci
alzate dalla brezza.
Mi farò soffio, mi farò soffiare,
panno lasciato al sole ad asciugare. 

Valerio Magrelli 

(da Il sangue amaro, Einaudi 2014. Questi versi, assieme a brani in prosa dal romanzo Geologia di un padre, fanno parte del testo scenico Io, il padre e il figlio di Marco Marchi, musiche di Alva Noto e Ryuichi Sakamoto, voce recitante Francesco Manetti).

Seguici anche sulla Pagina Facebook del Premio Letterario Castelfiorentino

ARCHIVIO POST PRECEDENTI

Luzi, il fulgore e la tenebra , L’approdo di Primo Levi , Jaroslav Seifert e il sapore di Praga

NOTIZIE DI POESIA 2012 , NOTIZIE DI POESIA 2013 , NOTIZIE DI POESIA gennaio-marzo 2014 , NOTIZIE DI POESIA aprile-giugno 2014 , NOTIZIE DI POESIA luglio 2014