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Firenze, 3 marzo 2015 – Articolo pubblicato su “La Nazione ” del 1 marzo 2015.

Il modo migliore per celebrare la storia

Che modo migliore, per celebrare il decennale della scomparsa di Mario Luzi di questo concorso giovanile giunto alla sua quarta edizione? Centocinquanta studenti di tutta la Toscana pronti a testimoniare di persona, partecipando al “Premio Firenze per Mario Luzi”, della necessità della poesia con versi che loro stessi hanno immaginato e scritto.

È la poesia che attraverso le loro parole torna a farsi espressione, stupore, riflessione, scoperta del mondo, bisogno di comunicare agli altri quella scoperta che è un misto di sensazioni e pensieri diventati immagini, significati, musica. È la poesia che si ripropone come sonora risorsa umana ai cui richiami obbedire per sentirsi più liberi, ed è la stessa festa musicale, a base di note e accordi, che Luzi stesso in una lirica di Sotto specie umana ha mirabilmente colto.

Dice il testo di Luzi, fissando l’attimo ispirativo che puntualmente, come una sorpresa gioiosa e del tutto affidabile, si presenta: «So da sempre che vieni / pure non ti prevedo / mai, m’arrivi, tu, nota, / di sorpresa – e che improvviso / festosamente si rinnova! / Nota, / al mio primo tocco sfidi / il rosario delle altre, / m’innalzi e mi frantumi / una cupola di sonorità nel cuore, / mi crosci in un diluvio / che non cala, monta / in alto, vaga / oltre i confini / del desiderio e del dolore».

E dicono adesso, tra scrittura e lettura, dolore e felicità, i versi di uno di questi bravissimi poeti in erba: «Leggere un libro / significa, la notte, / dormire poco, / male / tra singhiozzi e lacrime. // Leggere un libro / significa addormentarsi / la notte sorridendo / sprizzando gioia
 / da tutti i pori».

Marco Marchi

Poesie premiate

1° premio ex aequo

Vieni a vedere il mare di Alisa Tabarrani (Viareggio, Lucca – Liceo classico Carducci)

Vieni a vedere il mare
quando la stagione arida
avrà lasciato spazio alla desolazione.
ammineremo vicino quanto basta
sopra questa illusione d’immenso
e nei nostri riflessi si nasconderanno pezzi di cielo
mentre galleggiamo sopra l’abisso.

Vieni a vedere il mare
quando il malinconico sole di Novembre
accenderà il cielo senza infiammarlo.

Osserveremo tacitamente
il mutevole volto dell’Oceano
che cambia infinite volte
per rimaner sempre lo stesso, pioggia salata.

Vieni a vedere il mare
e stringimi la mano.
L’inverno non è poi così freddo
se sento forte
il rumore dei tuoi passi.

1° premio ex aequo

Chi non è morto è morto dentro di Giacomo Bacigalupo (Marina di Carrara, Massa Carrara – Scuola media Taliercio)

Una nevosa distesa di terra.
Il freddo e la sofferenza la dipingono,
il lento cadere della  vite ormai spente
le fa da cornice.
Chi non è morto è morto dentro.

La brutalità non ha risparmiato nessuno
neanche il cuore più innocente.
Chi non è morto è morto dentro.

Ancora si stenta a credere
che questi fatti siano stati realtà.
È il rumore della morte,
in quel silenzio glaciale,
a impedire di dimenticare.

2° premio

Tu: 6352 di Sofia Giovarruscio (Firenze – Liceo classico europeo Santa Maria degli Angeli)

Io non ricordai
ma tu ricordastila stella
a sei punte,
che come un ago
trafiggeva il cuore.
Io non ricordai
ma tu ricordasti
il silenzio
nelle mura di un ghetto.
Io non ricordai
ma tu ricordastimarcato a vita:
6352.
Io non ricordai
ma tu ricordasti
per me.

3° premio

Sono una ragazza di Andrea Celeste Senzanonno (Semproniano, Grosseto – Scuola media di Semproniano)

Sono una ragazza
che parla in fretta
una ragazza

con tanti sogni
una ragazza
che risponde e non grida
una ragazza
trasparente e confusa
e non si asciuga gli occhi.
Sono una ragazza
che parla in fretta.

Segnalazioni

Anime sorde di Felicia Maria Aldinucci (Arezzo – Liceo classico Petrarca)
Tra il Sahara e le stelle di Alessio Luca Bartelloni (Viareggio, Lucca – Liceo classico Carducci)
Il sasso di Francesco Fantechi (Firenze – Istituto statale d’istruzione superiore Machiavelli- Capponi
La strada di Giovanni Gelsumini (Firenze – Istituto comprensivo Ghandi, Scuola media Paolo Uccello)
Il volo del gabbiano di Pietro Innocenti (Firenze – Istituto comprensivo Masaccio, Scuola media)
Ricordi nel temporale di Sofia Linari (San Gimignano, Siena – Istituto comprensivo Folgore da San Gimignano, scuola media)
Tristezza
di Federico Masoni (Pontedera, Pisa – Liceo linguistico Montale)
La landa nera di Francesco Musetti (Marina di Carrara, Massa Carrara – Scuola media Taliercio)
A Magor di Lorenzo Ponticelli (Firenze – Istituto comprensivo Le Cure, scuola media Calvino)
Nostalgia di te di Widad Rogui (Capezzine, Arezzo – Istituto statale d’istruzione superiore Vegni)
Leggere un libro di Sara Urgu (Semproniano, Grosseto – Scuola media di Semproniano)
Primavera di Valentina Vigiluzzi (Volterra, Pisa – Liceo Classico Carducci)

Le quattro poesie premiate sono state pubblicate dal quotidiano “La Nazione”.

La Giuria del Premio “Firenze per Mario Luzi” 2015 è composta da Marco Marchi (presidente), Elisabetta Biondi della SdrisciaElena GoriGloria ManghettiMarco Menicacci e Giacomo Trinci.

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