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Firenze, 13 giugno 2015 –  Ricordando che il 13 giugno 1888 nasceva a Lisbona il grande poeta e scrittore portoghese Fernando Pessoa.

Il mio cuore fu tuo

Sì, un momento
passi ancora
per il mio vago pensiero
e ricordarti sarebbe tormento
se immaginare fosse disgrazia.

Sì, in quell’ora
in cui parlammo più guardando
che parlando,
derivò questa cronica esitazione
che ora ho nel ricordarti.

Apparisti
nella mia vita
come una cosa che era alla porta.
Sparisti.
Più tardi seppi del tuo eclissarti.

Tuttavia, tuttavia,
riuscisti
a prendermi un po’ il cuore.
È un cuore triste
e non si intende con tutto
né ha modi
per farsi amare
o per immaginarlo.
Salvo quando
il tuo sguardo
ostinatamente dolce
mi faceva saltare
il cuore in petto.

Ove andavo io?
Già lo scordavo.
Sì, il mio cuore fu tuo
in quel giorno o in un altro…
Neanche vi fosse altra terra o cielo
qualcosa sarebbe accaduto.

(traduzione di Piero Ceccucci)

Meu coração foi teu

Sim, um momento
Ainda passas
Pelo meu vago pensamento,
E lembrar-te seria um tormento
Se imaginar fosse desgraça.

Sim, nessa hora
Em que falámos mais a olhar
Do que a falar,
Resultou esta irónica demora
Que tenho agora ao te lembrar.

Apareceste
Em minha vida
Como uma coisa que estava lá fora.
Desapareceste.
Mais tarde soube da tua ida.

Contudo, contudo,
Conseguiste
Prender-me um pouco o coração.
É um coração triste
E não se entende com tudo
Nem tem jeito
Para se fazer amar
Ou para o imaginar, 
Salvo quando
Teu olhar
Teimosamente brando
Me fazia saltar
O coração dentro do peito.

Onde ia eu?
Já me esquecia.
Sim, meu coração foi teu
Naquele dia,
Naquele dia ou noutro dia…
Nem se houvesse outra terra ou outro céu
Qualquer coisa aconteceria.

Fernando Pessoa

(da Il mondo che non vedo. Poesie ortonime)

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