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Firenze, 25 luglio 2016

Pier Paolo

Non li toccate
quei diciotto sassi
che fanno aiuola
con a capo issata
la “spalliera” di Cristo.
I fiori,
sì,
quando saranno secchi,
quelli toglieteli,
ma la “spalliera”,
povera e sovrana,
e quei diciotto irregolari sassi,
messi a difesa
di una voce altissima,
non li togliete più!
Penserà il vento
a levigarli,
per addolcirne
gli angoli pungenti;
penserà il sole
a renderli cocenti,
arroventati
come il suo pensiero;
cadrà la pioggia
e li farà lucenti,
come la luce
delle sue parole;
penserà la “spalliera”
a darci ancora
la fede e la speranza
in Cristo povero.

(1975; da O’ penziero e altre poesie, Einaudi)

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