VEDI I VIDEO “Soliloquio, I” letta dal poeta (da 4:35) , “I fiumi” letta da Vittorio Gassman , Ungaretti si racconta , Ungaretti intervistato da Pasolini (da “Comizi d’amore”, 1965) , “Inno alla morte” letto da poeta

Firenze, 5 agosto 2016

Soliloquio

I
Cercata in me ti ho a lungo,
non ti trovavo mai,
poi universo e vivere
in te mi si svelarono.

Quel giorno fui felice,
ma il giubilo del cuore
trepido mi avvertiva
che non ero mai sazio.

Fu uno smarrismi breve,
già dita tue di sonno,
apice di pietà,
mi accarezzano agli occhi.

Davi allora sollecita
quella quiete infinita
che dopo amare assale
chi ne godé la furia.

II
Rifulge il sole in te
con l’alba che è risorta.
Può ripiegarmi a credere
un mare tanto lieto?

Oggi è il carnale inganno
che va sciupando un cuore
logoro dal delirio.

Lo delude ogni mira,
non torna più che finto
il miracolo, acceca.

III
Il mio amore per te
fa miracoli, Amore,
e, quando credi d’essermi sfuggita,
ti scopro che t’inganni, Amore mio,
a illuminarmi gli occhi
tornando la purezza.

Giuseppe Ungaretti

(da Nuove, 1969)

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