Tra passato e futuro. Nuovo post per Mario Luzi
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Firenze, 21 ottobre 2012 – Articolo pubblicato su "La Nazione" del 20 ottobre 2012.
L'omaggio a Luzi. Tra passato e futuro
20 ottobre 1914. A Castello – allora frazione di Sesto Fiorentino, oggi quartiere di Firenze – nasceva Mario Luzi. Il figlio del capostazione Ciro sarebbe diventato, com’è noto, uno in assoluto dei più grandi poeti del Novecento, facendo di Firenze la sua città: il luogo operativo per eccellenza del suo fervore artistico, una sigla della sua fama nel mondo.
20 ottobre 2012. Quasi cent’anni dalla nascita di Luzi, e Firenze deve prepararsi ad una data anniversaria in cifra tonda così importante e così prossima. È vero che la città non ha dimenticato il poeta. Gli ha intitolato il mese scorso una biblioteca; gli ha dedicato un concorso giovanile in cui il suo nome e il nome di Luzi sono insieme: “Firenze per Mario Luzi”.
Ma il 2014 incombe, e a prescindere da queste meritorie iniziative, tutte le istituzioni presenti sul territorio – dal Comune all’Università, dalla Provincia alla Regione (penso anche ad altri luoghi deputati della biografia luziana come Siena e Pienza, o il grossetano Semproniano delle origini familiari) – dovrebbero iniziare a programmare un concertato e articolato ricordo del poeta: un omaggio degno di uno dei cittadini di Firenze più illustri ed internazionalmente accreditati.
Due auspici, in particolare. Non si liquidi per favore il centenario di Luzi con un convegnino-commemorazione formato presentazione di libro, come di recente accaduto al Vieusseux nel celebrare, più saluti introduttivi che relazioni, il centenario di un poeta di rilievo come Giorgio Caproni. Soprattutto, quando il 2014 arriverà, e cioè tra poco, sia risolta l’incresciosa situazione di stallo in cui versa dal lontano 2006 il deposito delle carte Luzi: carte che giacciono, solo sommariamente inventariate ma né collocate né rese consultabili, in oscuri locali della Regione Toscana.
Marco Marchi
Il ritratto di Mario Luzi a illustrazione del post è un'opera di Mario Francesconi.
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