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Altro che Lady Gaga, altro che chiacchiere: Vasco c’è

Avevano cercato di demolirlo in ogni modo, perché in Italia piace così. In Italia piace dire "Ah ma è vecchio, è finito" per poi incensare gente come Lady Gaga (brava, ma è un fenomeno da baraccone), Miley Cyrus (una che si sfrega così tanto in mezzo alle gambe durante i concerti che potrebbe essere la testimonial perfetta per il Vagisil...) o gli ignobili prodotti dei talent (a proposito, suor Cristina di The Voice la ascoltate ovunque, vero? Insieme al sanremese Rocco Hunt, immagino...). Invece Vasco Rossi non è finito. Anzi, è più vivo che mai.  Eh sì, perché io un Vasco così vivo non l'avevo mai visto.

Svolta metal? No, finalmente solo tanto e bel rock nel cielo di San Siro. L'ho visto ieri sera, il suo spettacolo. Perché più che un concerto è un vero show.  All'inizio esce sul palco con una giacca a metà fra Ray Charles e Platinette (Enzo Miccio avrebbe urlato "Ma come ti vesti?") e, lo ammetto, sembra Giorgio Panariello. Lì dici: "Eh sì, sta invecchiando". Poi i suoi compagni di avventura, band stratosferica (a un certo punto, lo ammetto, ho urlato al batterista "Fermati, dai basta") che farebbe invidia anche ai colossi del rock di ogni tempo, iniziano a mulinare ritmo e note e capisci che l'anagrafe non conta: Vasco è tornato.

Playback? Non scherziamo, Vasco canta dal vivo. Tutto è dal vivo, le emozioni in primis. E se anche stonasse qualcosa, non si capirebbe: la pelle d'oca te la fa venire la sola voce composta da decine di migliaia di voci che si levano da San Siro. Perché in fondo la magia di un vecchio come lui sta proprio lì: tu vai al concerto non per sentire il vocalizio o la parola giusta nel testo, ma per lasciarti trasportare dai brividi. E Vasco nelle emozioni è maestro, tanto da sapere che in ogni concerto che si rispetti i grandi successi che hanno portato il cantante ad essere grande non sono più suoi, ma del pubblico. E quindi a chi importa di promuovere album e singoli nuovi? Spazio ai grandi classici, a quelli che sono di tutti e di nessuno.

Vivere, Albachiara, Senza Parole, Gli spari sopra, Sally, Un senso, Mi si escludeva, tanto per citarne alcuni: i pezzi di storia che hanno fatto emozionare i fan di Vasco nella notte di San Siro sono stati tantissimi. Non sono mancati i brani nuovi, come Dannate nuvole, ma i classici sono davvero tutto un altro mondo. Vasco, sì, ma non solo. Anche Clara Moroni, più che una corista una vera voce che tocca il cuore. E poi una band che ad ogni assolo (unico al mondo quello di Siamo soli) ti fa sobbalzare il cuore. Insomma, uno spettacolo. Alla faccia di chi ha ancora il coraggio di dire che Vasco e la sua musica sono finiti.

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