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Festival di Sanremo, al via i pre-giudizi: Annalisa

Mancano circa venti giorni all'inizio del Festival di Sanremo e quindi bisogna studiare. Non si può pensare di capire molto di un artista in quei giorni così convulsi e con primi e affrettati ascolti dei brani. Quindi bisogna studiare.  E' quello che sto facendo io in questi giorni, ascoltando per quanto è possibile tutta la discografia dei diversi artisti in gara. E provando, in attesa delle ormai famigerate pagelle, a motivare i miei pre-giudizi, ovvero non giudizi a priori ma voti da cui secondo me partono i cantanti prima del Festival. Si fa sempre per ridere eh, nessuno se la prenda. L'ironia è l'ingrediente essenziale della vita, come non potrebbe quindi esserlo di questi post sanremesi? E così dopo Malika Ayane, ecco il mio pre-giudizio su Annalisa.

Senza lode e senza infamia. Così definirei Annalisa. Vocalmente indiscutibile - visto che le doti le ha e lo ha dimostrato in tutti i suoi album -, però mi sembra un po' una cantante Foppapedretti. Una "dove la metti sta", insomma. Nella gran parte dei brani, lei si rivolge a un lui, il quale penso che a un certo punto si sia anche rotto le scatole di sentirsi tirato in ballo. A me piace di più quando racconta storie, in brani come "Alice e il blu" e "Diamante lei e Luce lui" La timida Annalisa - perché sul palco sembra uno scricciolo spesso, troppo, indifeso - sembra a tratti fatta per altre epoche e si vede in brani come "Scintille", che partecipò a Sanremo nel 2013. Per sfortuna di Nali, e qui è sfortuna eh, in quell'edizione c'era anche tale Simona Molinari, che in questo genere è maestra.  In generale, devo dire che sin da quando era concorrente ad Amici - non riuscirete mai a farmi condannare i talent show, visto che farlo significherebbe negare che il mondo della musica, di un certo tipo di musica, sta cambiando - nutro per lei una certa simpatia.  Secondo alcuni è glaciale, a me invece è sempre sembrata quasi indifesa e problematica. Con una bella voce, anche se a tratti un po' lamentosa, e canzoni che se non si fosse chiamata Annalisa, ma ad esempio Giorgia forse un po' più di successo l'avrebbero fatto. Certo, da lì a inserirla fra i primi cinque classificati al Festival di Sanremo ce ne passa. Le serve una scossa, spero che possa arrivarle - in senso figurato, sia chiaro - sul palco dell'Ariston.

Voto di partenza: 5.5.

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