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Touch-endo: parole e immagini in una creatività tutta italiana

“Italiani brava gente, italiani dal cuore d’oro. L’Italia è una repubblica fondata sul lavoro” cantava Caparezza in quel gran brano che è “Il secondo secondo me”. Repubblica fondata sul lavoro, ma anche sulla creatività, sulla voglia di mettersi in gioco e di dare concretezza a quelli che a volte sono sogni e a volte sono semplici suggestioni. E proprio questo, oltre a un’amicizia di grande spessore non così facile da rintracciare nel rapporto fra due donne, è alla base di Touch-Endo. Quello realizzato da Desirèe Farabollini e Giulia Angeloni, edito dalla piccola ma intraprendente Giaconi Editore, è più di un semplice libro. E’ un’esperienza. Ne sono venuta a conoscenza navigando in internet, scartabellando qua e là e trovando siti interessanti come www.siparteconerika.com. Potenza del web. Quel web che mette in contatto le persone e che porta alla luce le esperienze più singolari che avvengono in Italia. Esattamente come Touch-Endo.

Nel libro, che sarà presentato il 5, 6 e 7 agosto a Montecassiano nelle Marche - tanto le autrici quanto la casa editrice sono proprio marchigiani e quindi hanno scelto per questo inizio di "giocare in casa" -, i quadri dipinti da Giulia Angeloni durante un anno di ricerca interiore in Irlanda sono raccontati dalla fantasia e dalla penna di Desirèe Farabollini che con una grande capacità di scrittura, anche in base alle suggestioni e ad una sua interpretazione dei quadri, ha prodotto una storia. Insomma, una sorta di esperimento d’arte e di ricerca interiore che proietta il lettore in un mondo parallelo e creativo.

Una vera scommessa, che per il momento sembra davvero vinta. E poi dicono che i giovani italiani non hanno voglia di mettersi in gioco.

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