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Musica, quando pop fa rima con divertimento accessibile

Chiamatela voglia di evadere, chiamatela passione, chiamatela necessità di vivere un'atmosfera diversa, chiamatelo fanatismo di qualche artista. Insomma, chiamatelo come vi pare, ma quel che è certo è che la gente - e non parlo solo dei giovani - ha voglia di musica. Lo ha dimostrato il Concertone del Primo Maggio di Roma - 700mila persone in piazza, non so se mi spiego -, lo ha confermato il concerto organizzato da Radio Italia in piazza Duomo a Milano, con 150mila persone al seguito. Difficile ottenere un successo del genere? Per niente. Mettete grandi artisti di richiamo - pazienza se poi ci infilate in mezzo qualche mezza cartuccia frutto di negoziazione fra organizzatori e discografici - e un concerto gratuito e avrete tutto il pubblico che volete.

Perché? Perché la gente ha davvero voglia di ascoltare musica. Commerciale, di nicchia, di qualità, di tendenza: poco importa. Anzi, meglio se è popolare. Pop, come canta il talentuoso e carismatico Renzo Rubino "Ma che è sto pop?". Pop nella migliore accezione del termine, in quella più sfuggevole. Pop come la pop art di Andy Warhol, pop come "che piace al popolo, alla gente". Ecco, questo è un concetto che mi piacerebbe chiarire: non è che perché una canzone, un gruppo o un'iniziativa piace a tanta gente va rifiutato perché commerciale. E non parlo del genere pop. Parlo proprio degli eventi. Festival come quello di Rho - una perla del rock -, Arezzo Wave - non esagero se dico unico al mondo - i "Dieci giorni suonati" di VigevanoA night like this festival, promettente evento di musica indipendente che illuminerà l'estate torinese, solo per citare alcuni esempi, sono iniziative da difendere e valorizzare senza se e senza ma.

Così come andrebbe valorizzata l'attività, singolare e quasi unica nel panorama internazionale, del Parco Gondar di Gallipoli, in Salento. I giovani e talentuosi Toromeccanica, ma anche i molto più noti Sud Sound System e i miti Skunk Anansie - in un Ferragosto torrido per tutti i fan - e Ska-P sono i protagonisti della prossima estate. I prezzi? Circa 30 euro, non di più. Un'iniziativa a suo modo decisamente pop. Anche perché nel corso degli ultimi anni ha attirato decine di migliai di appassionati, turisti o semplici curiosi. Che hanno deciso di trascorrere una serata divertendosi con artisti, come ad esempio i Negrita o i Subsonica, di assoluto valore senza dover accendere un mutuo per vedere un concerto.

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