Concerti off limits: è questa la musica che vogliamo?
"La musica deve essere per tutti", "Non comprate musica pirata, andate ai concerti". Belle parole. No no, belle parole. Peccato che nei fatti sia tutto spesso talmente marcio da allontanare gli appassionati di musica, quelli che spenderebbero, e spendono, volentieri qualche decina di euro - di più si chiama furto, sia chiaro - per ascoltare il proprio cantante preferito dal vivo. Anzi, non è detto che il cantante debba essere quello preferito. Basta solo amare la musica. Amarla più di chi fa giochi imbarazzanti pur di guadagnarci. Mi spiego meglio. Mesi fa, non ricordo il giorno anche perché a dispetto di quello che farebbe pensare ciò che sto per raccontare ho ormai un'età, ho deciso (avere deciso, essere stata costretta...che differenza fa?) di acquistare i biglietti per l'unico concerto degli One Direction inItalia.
Spiego per i pochi fortunati che non sanno chi sia questa band di scappati di casa: sono ragazzini forse neanche ventenni che giocano, sapientemente guidati dalla casa discografica che sta lucrando su ogni centimetro della loro pelle, a fare la boyband che fa strappare i capelli alle ragazzine. E ci riescono, va riconosciuto. Proprio da due ragazzine che considero due sorelle minori avevo ricevuto l'incarico di comprare i biglietti. Bene, azione discutibile o meno, mi metto davanti al computer in attesa dell'apertura delle vendite su un noto sito di cui non farò il nome - www.ticketone.it - e aspetto l'ora x. Che arriva, ma i biglietti sono già finiti. Finiti? Ma come? La vendita apre alle 9 e alle 9.02 sono già finiti? Chiamo il call center del suddetto sito - www.ticketone.it per chi non lo ricordasse - e mi viene detto che non ci si aspettava un'affluenza del genere e che il sistema è andato in tilt. Non ci si aspettava un'affluenza del genere? Ah ma quindi ero solo io a immaginare che un gruppo che fa diventare matte le ragazzine - peraltro le adolescenti sono sempre state poco esigenti, si sa - in tutto il mondo arriva in Italia, si esibisce in un luogo, il Mediolanum Forum, in cui i posti a sedere non sono di certo centinaia di migliaia e quindi è necessario attivare diversi canali di vendita perché tutti saranno presi d'assalto? Ah vabbè ma allora ho trovato il mio lavoro del futuro: organizzerò le vendite per chi non capisce nulla del mercato. No, scusate, c'è già chi ci ha pensato. Perché dopo il ripristino dei sistemi, i biglietti sono ancora esauriti ma si trovano su altri siti non ufficiali. Al quadruplo del prezzo. Penso male: perché loro li hanno avuti e io e altre persone "normali" no? Non importa, tanto sarà un caso isolato.
Mi compro altri biglietti per altri concerti nei mesi successivi e tutto fila liscio. Fino a questa mattina. Stessa storia, questa volta senza il tilt. Alle 9 lo stesso sito - devo ripetere che è www.ticketone.it ? - avrebbe aperto le vendite per il concerto di Beyoncè a Milano (i gusti non si discutono, altrimenti fuori dal mio blog!). Alle 8.56 era tutto chiuso sul sito. L'ora x è scattata precisa, ma ecco di nuovo la sorpresa: alle 9.01 i biglietti per il Mediolanum Forum erano tutti finiti. Finiti? Ma stiamo scherzando? Non mi è successo così neanche per gli U2, per Madonna o per Springsteen e sono finiti per Beyoncè? Chiamo il call center. "La disponibilità per internet e per il call center è esaurita". Alle 9.01. Esaurita. Mi viene un dubbio e così controllo sul sito non ufficiale e...tac: trovati! Dai 120 ai 500 euro però...l'uno... per sentire una persona fare il suo mestiere per qualche ora. Non scherziamo, 500 euro non li spenderei mai per un concerto. La domanda però è: come mai ci sono oltre cento biglietti disponibili e io, negli stessi minuti, non sono riuscita neanche a trovarne due? Possibile che sia possibile comprare caterve di biglietti per poi rivederli subito, davvero subito, a cinque volte tanto? Che poi nessuno si meravigli allora se chi ama la musica cerchi altri sistemi per poterla ascoltare.