Rock o lento? Rock, decisamente rock. L’Italia ha almeno due rockstar. E sono i due che le hanno suonate – e anche forte – alla Germania. Brutti? No, forse, dipende dai gusti. Sporchi? Nemmeno. Cattivi? Sì, nel senso che quando vedono la porta avversaria sono implacabili. Ma soprattutto irriverenti. Proprio come qualsiasi rockstar di successo. Così irriverenti che amano il rischio. Anche in campo. Facendo cose impensabili, sfidando anche le leggi di gravità con un dribbling o con una rovesciata. Per Antonio Cassano non è cambiato nulla o quasi, da quando mirava – senza sbagliare un colpo – gli specchietti delle macchine a Bari vecchia o qualsiasi altro bersaglio con il pallone ai piedi. O quando di fronte a qualsiasi avversario, nel campetto di periferia o nei vicoli di casa, cercava il tunnel. Far passare il pallone sotto le gambe degli avversari è sempre stata la sua specialitá e gli provoca(va) una somma soddisfazione. Imprevedibile e allo stesso tempo un artista dell’improvvisazione con il pallone incollato ai piedi. Più o meno come quel Frank Zappa che, imbracciando la chitarra, faceva ciò che voleva. E l’oh di stupore e meraviglia usciva ogni qualvolta che la chitarra del buon Frank emetteva un suono che nessuno poteva immaginare che uscisse dal magistrale pizzicare delle corde. L’altra sera, contro la Germania, Cassano ha fatto più meno la stessa cosa, nascondendo il pallone agli occhi e ai piedi dei tedeschi e indirizzandolo dove solo Balotelli poteva arrivare. Di testa. L’Iggy Pop azzurro ha steso la Germania. E proprio come l’iguana del rock ha mostrato i muscoli. A torso nudo dopo il gol. La fisicitá del rock e del pallone. Ma Balotelli è anche molto altro. Un misto di potenza e di tecnica. “Mario, salvaci tu”. In quelle immagini che sono arrivate un’ora prima della partita c’era già scritto che Balotelli avrebbe segnato. Un tifoso azzurro l’abbraccia e a lui brillano gli occhi. Quel tifoso lì ha un sogno ed è lo stesso che hanno milioni di italiani. L’unico che può realizzarlo è proprio Balotelli. E Mario lo fa. È come quando abbracci la tua rockstar preferita e poi guardi il miglior concerto della tua vita. È andata così a Danzica grazie all’iguana del pallone. Al Balotelli-Iggy Pop che mostra fiero i suoi muscoli. E allora “Lust for life”.