Blow up

Il vero rottamatore si chiama Elio

Primo maggio 1991, il concertone, la Prima Repubblica mostra segnali di cedimento. Ma "Mani Pulite" arriverà solo nove mesi dopo. Sul palco ci sono Elio e Le Storie Tese. "Basta col solito canto di protesta". E attaccano, nello stupore generale, un pezzo improvvisato che fa nomi e cognome dei potenti della Prima Repubblica. "Ti amo Andreotti, ti amo Ciarrapico". E via la Rai che trasmette il concertone in diretta rimane spiazzata. Il rottamatore Elio si è messo avanti. Un pezzo situazionista. Quasi come quello - e sono passati ventidue anni - di ieri. E' il primo singolo di "Album Biango" (il riferimento ai Beatles è solo nel titolo) e si intitola "Il complesso del primo maggio". Stavolta Elio alza il tiro e punta il mirino su un evento - lo stesso in cui aveva rottamato nel 1991 la decadente Prima Repubblica - che ha perso la sua sacralità per diventare uno dei tanti showbiz da inserire nel palinsesto della tv di Stato, sperando che ci scappi un buon dato di share. Decisamente situazionista, anche stavolta, la scelta di Elio che rottama in musica quello che dovrebbe essere- ma non lo è più - un'istituzione della musica fin troppo retorica  e perfino tronfia - nel riproporre un'equazione che non basta più "musica impegnata (con qualche citazione qua e là condivisa da un pubblico ormai orfano delle vecchie strutture come i partiti e i sindacati) uguale buona musica". La buona musica passa ancora per la tecnica - e gli Elii ce lo ricordano - oltre che per i contenuti. Loro - con un po' di snobismo - non le risparmiano a nessuno. Un po' come avevano fatto a Sanremo in quell'esercizio di stile (una canzone con una sola nota) che è "La canzone mononota". Solo applausi in questi tempi di catoblepismo per i cantori del Catobleppa.

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