IN QUESTI tempi di crisi, ci sono parole, magari straniere, che vanno per la maggiore: bonus e coupon sono sulla cresta dell’onda.Immersi nelle ristrettezze economiche, con il denaro che ci sfugge dalle mani, stiamo cercando qualche via d’uscita,  fino a ieri non prevista, per superare l’emergenza.

TUTTO fa brodo, basta sbarcare il lunario. È il caso dei bonus di Renzi che dovrebbero (il condizionale è sempre d’obbligo) scattare in maggio: 80 euro al mese per chi guadagna meno di 25.000 euro. A qualcuno potrebbe anche sembrare una specie di elemosina di Stato, ma non è così: il piccolo aumento può essere utile alle famiglie per tante cose e ha un significato simbolico formidabile non solo per il premier. Non è un caso che proprio sugli 80 euro si sia fissata l’attenzione morbosa dei mass media: il destino del governo pare legato, anche se le promesse sono state tante, solo all’arrivo del bonus nelle tasche vuote degli italiani. Riforma elettorale? Abolizione del Senato? Tutto passa in seconda linea di fronte alla busta-paga. Lo stesso discorso vale anche per i coupon, compresi quelli del “Giorno” per acquistare il pane quotidiano con un piccolo sconto. Quel dieci per cento in meno sul prezzo delle michette, grazie ai nostri tagliandi, è stato particolarmente apprezzato da molti lettori, perché conferma il binomio del mattino, pane+giornale, per iniziare la giornata nel modo migliore, brutte notizie permettendo. E, siccome siamo nei giorni della Resurrezione, ci prendiamo pure la colomba con il coupon pasquale.
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