DOMANI 25 APRILE ricorderemo la liberazione d’Italia.
In attesa del 2015, quando verranno commemorati i 70 anni trascorsi da quello storico giorno della primavera del ‘45, rivolgo un pensiero commosso a tutti i Caduti della Resistenza.

ATTENZIONE, però, a non continuare a ripetere gli errori del passato, quando contavano solo i partigiani con il fazzoletto rosso al collo o quelli di Giustizia e Libertà, mentre venivano, sistematicamente, oscurati i partigiani con le stellette, cioè quei soldati che, dopo l’8 settembre, non deposero le armi, per non tradire il giuramento al Re, e si affiancarono alle truppe anglo-americane.
Se, nel dopoguerra, una certa retorica di sinistra aveva fatto calare un velo d’oblio su questi militari, che pure rappresentarono la netta maggioranza di coloro che si opposero agli occupanti nazisti, non comprendo perché ben pochi studiosi abbiano raccontato la verità su quei giorni ormai lontani, soprattutto dopo la caduta del muro di Berlino.

Uno tra questi è stato l’ex Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, che rese omaggio ai soldati italiani trucidati dai tedeschi dopo l’8 settembre.
Allora televisioni e giornali dettero ampio spazio alla scelta del Quirinale: sembrava, davvero, che gli italiani potessero finalmente conoscere la vera storia della Resistenza. Così non è stato e, dopo lo squarcio di luce di quel giorno, il buio ha di nuovo avvolto quei coraggiosi uomini in grigioverde. Un’altra occasione sprecata.
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