«LE ULTIME IMMAGINI del film cult di Michelangelo Antonioni, Zabriskie Point, mostrano l’esplosione di una villa diroccata nel deserto dell’Arizona. Questa celebre scena ben descrive quello cui aspira questo libro: comunicare la necessità di una rottura radicale con il passato e nuove energie per il futuro… Il rilancio dell’Italia non richiede correzioni, manovre o aggiustamenti. Serve qualcosa di molto più forte, un cambio di orizzonte mentale, un nuovo paradigma economico, sociale e politico che rompa con gli schemi e con le incertezze, del passato».

CHI SCRIVE queste righe, nelle conclusioni del suo libro, «Più uguali, più ricchi», è Yoram Gutgeld, consigliere economico del premier Renzi e, probabilmente da ottobre, nuovo commissario della “spending review” al posto di Carlo Cottarelli che ha già issato bandiera bianca. Speriamo che Gutgeld riesca a mettere in pratica i suoi propositi: negli ultimi anni abbiamo avuto fin troppi professori che volevano rompere gli schemi riuscendo solo a rompere le scatole a tutti gli italiani.

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