MAI FIDARSI dei giornalisti. L’altra sera incontro, per caso, Arrigo Sacchi al ristorante “Il Caminetto” di Milano Marittima. È a cena con due signori: uno è Mario Baldassari – “fan” romagnolo dell’ex Ct, ma anche organizzatore di kermesse calcistiche e tennistiche nella cittadina adriatica – l’altro è, nientepopodimenoché Adriano Galliani, plenipotenziario del Milan nonostante Barbara. Alla mia apparizione, grande è la sorpresa del dirigente rossonero: ho forse scoperto, calcisticamente parlando, una tresca o, meglio ancora, un affare in divenire?

Faccio 2+2 e fiuto un bel colpo giornalistico: vuoi vedere che Galliani, all’indomani dello “j’accuse” di Berlusconi a Milanello contro le presunte ingenuità tattiche di Inzaghi, si è subito affrettato a correre ai ripari?Non ci sarebbe, in effetti, nulla di strano se la dirigenza milanista decidesse di puntellare il giovane Filippo, mettendogli, magari, accanto il suo primo maestro, Arrigo, come direttore sportivo. Anche stavolta le cose non stanno come sembrano: Galliani era a Milano Marittima perché, all’indomani, la sua squadra giocava in Romagna (per inciso: a Cesena un altro deludente pareggio) e ne ha, quindi, approfittato per fare visita al suo tecnico preferito. Lo stesso Arrigo, che ho interpellato all’indomani,ha smentito qualsiasi dietrologia: solo una cena tra amici fraterni. Certo, avranno sicuramente parlato anche della critica situazione rossonera, ma questo è tutto un altro discorso. Peccato: speravo tanto, in cuor mio, di avere fiutato la notizia giusta e anticipare il grande ritorno di Arrigo alla corte dell’ex Cavaliere. Purtroppo, per il momento, non è così: al massimo, l’altra sera, ho annusato l’odore di tartufo che aleggiava nel ristorante. Ma io non demordo, da antico ricercatore di “scoop”: mai dire mai. [email protected]