La debbo chiamare signor Presidente? Dall’altra parte del telefono, Giancarlo Magalli si mette a ridere: il sondaggio del “Fatto Quotidiano” che lo mette addirittura in testa alle preferenze della Rete, come candidato più gradito per l’ascesa al Colle, diverte moltissimo il presentatore dei “Fatti vostri” che, evidentemente, s’interessa anche dei fatti degli altri. Una provocazione? Certamente, anche se non c’è da stupirsi più di niente: se un comico come Beppe Grillo è stato capace di fondare un partito, perché uno come Giancarlo, che è stato pure compagno di scuola di tanti vip, non potrebbe assurgere al ruolo di Capo dello Stato? Lui, naturalmente, dice che si tratta di uno scherzo, anche se ci sono stati giovani che gli hanno detto che l’avrebbero votato sul serio.

Un voto che dimostra quanto la politica nel nostro Paese sia lontana dalla gente. Il fatto è – spiega Magalli – che, ai tempi della Democrazia Cristiana e del Partito Comunista, gli italiani si disinteressavano completamente della politica e i partiti potevano fare il bello e il cattivo tempo: oggi non è più così e pagano le conseguenze di stare in una specie di torre eburnea. Ma come mai, tra i tanti presentatori e uomini di spettacolo in circolazione, la scelta è caduta proprio su Magalli? Per la semplice ragione che lui dialoga con i giovani sulla Rete e ha fatto pure una specie di filmato, “The pills”, che è piaciuto molto ai teen-agers. Il segreto di Magallino è solo questo: interessare le nuove leve. Ma come si sentirebbe al Quirinale? La risposta è immediata: «Totalmente inadeguato». Vallo a spiegare ad alcuni dei tanti candidati al dopo-Napolitano…

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