E SE L’EREDE di Berlusconi alla guida del “rassemblement” di centrodestra fosse un lombardo o, meglio ancora, una lombarda? Conosciamo tutti le mire di Matteo Salvini, che spera molto in un risultato positivo alle Regionali di domenica, per puntare direttamente alla poltrona più alta nella coalizione dei moderati. Se le urne gli dessero ragione, come è probabile, sarà difficile per il Cavaliere non abdicare nel modo che forse meno desidera. Il padre-padrone di Forza Italia – che in questi giorni si è speso molto, tra Fazio e Vespa, con risultati anche insospettabili – spera, non tanto in segreto, che il suo successore sia femmina. Esclusa l’eventualità che Marina ci ripensi, ieri Berlusconi ha smentito anche la possibilità di una discesa in campo di Barbara anche se l’ho sentita parlare di recente, non solo di Milan, e mi è sembrato che la politica fosse per lei una grande tentazione a differenza della sorella. Se non ci fosse davvero una delfina di casa Berlusconi, lo stesso ruolo potrebbe rivestirlo Mariastella Gelmini, a meno che l’ex ministra della Pubblica Istruzione non venga dirottata nella corsa per il sindaco di Milano, una poltrona molto ambìta dallo stesso Salvini, se dovesse mancare il grande sbarco a Roma, e da altri nomi di grosso calibro. In questi giorni, alcuni quotidiani, nella corsa alla successione di Silvio, hanno anche fatto il nome della campana Mara Carfagna, ma sono pronto ad azzardare: scommettiamo che il futuro leader dei moderati parlerà lumbard? [email protected]