AL DI LÀ delle promesse che sarà una guerra diversa da quelle già viste, alla fine ci accorgeremo che avrà anche questa i suoi bei morti, le sue vittime innocenti, le sue distruzioni. Si può capire l’imbarazzo del presidente Obama perché se c’è un precedente a cui può essere avvicinata l’imminente guerra punitiva dichiarata per vendicare i bambini gassati da Assad questo è il bombardamento ordinato da Reagan su Tripoli, dopo che la Libia aveva finanziato attentati terroristici. L’attacco venne dato il 15 aprile del 1986, 45 aerei, 232 bombe, 48 missili. Gheddafi si salvò, in compenso vennero uccisi civili e bambini, tra cui la figlia del rais. Anche in quell’occasione l’Italia non aderì e anni dopo poi ebbi la ventura di scoprire una verità sgradita a Washington.

GHEDDAFI in uno dei suoi monologhi notturni sotto la tenda nel deserto ringraziò Craxi, che tramite il premier maltese Don Mintoff, lo aveva avvertito dell’imminente attacco e così si era potuto salvare. L’ambasciata italiana cancellò nella traduzione ufficiale quel ringraziamento ma io riuscii ad averne il testo integrale e la notizia fu pubblicata sul Carlino creando imbarazzo tra Italia e Usa.

UNA DIVERSITÀ di vedute e di posizioni tra i due Paesi, legate agli ovvi diversi ruoli e più ancora alla particolare collocazione geografica del nostro paese nel Mediterraneo, che è il mare su cui navigano le nostre più importanti relazioni internazionali siano esse legate alla cultura, che al commercio, che ai rifornimenti energetici, che a quel flusso di umanità che anche in queste ore sta scappanado dalla guerra e dalla fame.

PER FORTUNA il governo Letta non ha avuto incertezze nella scelta da adottare e non si è ripetuta la vergogna di cui ci siamo ricoperti con l’intervento armato in Libia a pochi mesi da un patto di amicizia che avevamo firmato con il capo libico. Poi, com’è andata l’abbiamo visto, il Paese è nel caos più di prima e nonostante ciò anche gli oppositori di Gheddafi s’intendono più con noi italiani, che li conosciamo bene, che con i boriosi francesi, che hanno una gran smania di fare i grandi senza esserlo. Che sarà una guerra indolore non ci crede nessuno, che sarà una guerra dichiarata senza voler rovesciare Assad anche questa è una bugia, fra l’altro già usata con Gheddafi. Che ci saranno altri civili e altri bambini morti anche questo è scontato, perché non sarà una guerra di terra e non si sono mai viste bombe che piovono dal cielo e che scelgono le vittime in base all’età.

INSOMMA sarà una guerra come le altre, probabilmente inutile, ma servirà agli Stati Uniti per ricordare che a loro spetta il compito di fare il gendarme del mondo. E noi che abbiamo inventato la pax romana sappiamo bene che cosa vuol dire.