IL !8 LUGLIO  abbiamo ricevuto un reclamo da un passeggero della Stradella-Pavia-Milano che lamentava le condizioni di viaggio impossibili a bordo del convoglio 20277, che aveva sei carrozze senza aria condizionata funzionante e con i vetri bloccati. È da diversi giorni che ci vengono segnalati casi analoghi sulla direttrice, dove in inverno si presentava spesso il problema del riscaldamento non funzionante. Armando Accardo, portavoce dei Pendolari Pavesi

 

IL NOSTRO corrispondente ci invia anche il resoconto integrale del racconto del pendolare. Eccone un brano: «C’erano sei carrozze caldissime, senza aria condizionata, con i finestrini bloccati. Viaggiare su questo convoglio è stata una sofferenza immane. Temperature altissime, non un filo d’aria circolante. Tra passeggeri c’era una donna in evidente stato di gravidanza, una mamma con un bambino di pochi mesi, anziani che si sentivano male. E comunque anche per una persona sana viaggiare per 40-50 minuti in quelle condizioni non è piacevole. Il controllore lo abbiamo contattato dopo avere girato in lungo e in largo per il treno, tra una carrozza e l’altra. Una volta trovato, ci ha detto che non sapeva più cosa fare. Ci ha detto che una scossa di corrente aveva mandato in tilt tutto il sistema e i compressori non riuscivano a raffreddare per il troppo caldo. La temperatura era intorno ai 30-35 gradi. Il condizionatore deve funzionare quando fa caldo, non quando fa freddo».

FORSE I DIRIGENTI della patrie Ferrovie avevano previsto il calo termico di questi giorni e l’abbattersi delle copiose precipitazioni che ci stanno affliggendo. Ma non scherziamo. È estate, diamine, pazza finché si vuole, però è estate. E l’estate, quella vera, ritornerà. Se non ci arrivassero racconti come questo, al limite (e anche oltre) del drammatico, ci sarebbe da proporre alle suddette Ferrovie di installare sui treni regionali dei centri fitness riservati ai pendolari: sauna per espellere le tossine di troppo, aria gelida con effetti tonificanti, movimenti sussultori per favorire la circolazione. Proposta per il treno in questione. Calidarium nella tratta Stradella-Bressana Bottarone. Percorso sui sassi per attivare la circolazione con attraversamento dei binari a Bressana. Frigidarium in funzione da Bressana a Milano. Una volta a Milano, nelle soste intermedie e fino all’arrivo definitivo, docce sulle pensiline con annesse pozzanghere per chi volesse praticarsi anche un pediluvio. Il tutto allo scopo che i pendolari arrivino sul posto di lavoro freschi come boccioli di rose.
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