Stazione di Venegono Superiore, lunedì 18 luglio, ore 10.26. Il treno delle Nord per Varese arriva puntuale e con altrettanta puntualità un controllore donna impedisce a tre giovani di colore più una donna italiana con figlio al seguito di salire senza biglietto, altrimenti avrebbe fatto loro la multa. Stessa sorte è toccata ad altre due persone a Vedano Olona e a Malnate. Giunti a Varese, ha beccato un baldo giovanotto in flagranza di reato e l’ha consegnato a chi di dovere. Enzo Bernasconi, Varese

Il nostro lettore conclude la sua mail con queste parole: «Da quando sono in pensione uso poco il treno, che comunque preferisco all’auto, ma in tanti anni da pendolare una persona così efficiente non mi era mai successo di vederla. A questa donna, di cui ignoro il nome, e che si è scusata con me perché ero capitato mio malgrado in mezzo alla bufera, pur avendo regolarmente vidimato il mio biglietto, voglio semplicemente esprimere tutta la mia più sincera ammirazione, alla faccia di chi timbra il cartellino e non lavora. P.S.: non è un dato statistico né scientifico, ci mancherebbe, ma se in una decina di chilometri i furbetti beccati senza biglietto sono circa … una decina, partendo da Milano quanti saranno stati?». Consenso, plauso, ammirazione, stima, ogni possibile elogio al controllore, implacabile con i malcapitati rappresentanti della mai estinta razza dei “portoghesi”. E anche cortese con i viaggiatori in regola con il biglietto, al punto da scusarsi con il lettore, che si è trovato in mezzo a quella che chiama “bufera”. Un tratto che non guasta e che ce la rende, se possibile, ancora più simpatica. Tutte le lodi possibili. Esempio da imitare, da portare all’attenzione degli scolari e degli aspiranti ferrovieri, da moltiplicare all’infinito. Lo diciamo assolutamente convinti, ma anche con una punta di tristezza che il nostro corrispondente e anche la brava dipendente delle patrie ferrovie certamente comprenderanno, una volta che l’avremo spiegato. L’Italia è uno strano Paese dove un comportamento che dovrebbe essere la norma assoluta diventa di eccellenza. Al punto che un pendolare di lungo corso e un attento osservatore di quanto accade sui treni come Enzo Bernasconi lo ha notato e tempestivamente fatto presente alla nostra rubrica. Il lettore varesino ha anche sottolineato che, in molti anni di onorato pendolarismo, non gli era mai capitato di imbattersi in “una persona tanto efficiente”. Ecco il punto. Ci piacerebbe, allora, che tanti altri pendolari segnalassero comportamenti analoghi a quello tenuto dal ferreo (giustamente) controllore donna. Sarebbe la prova che quella che può sembrare una eccezione, in realtà è una regola. Anche da noi. Ce lo auguriamo. [email protected]