Ho viaggiato per anni sia sul treno Cremona-Treviglio, sia sul Cremona-Brescia e mi domando chi ha avuto l’idea di ridurre la velocità in prossimità dei passaggi a livello privati e incustoditi. Erano pericolosi anni fa quando non era ancora in uso la monocultura del mais e bisognava aprire e chiudere di frequente. È un provvedimento tardivo e negativo su tempi di percorrenza. Chiedo se sia in vigore la norma che il macchinista deve suonare in prossimità di un passaggio a livello. Adelio Pegori, Cremona

Rallentamento necessario. Non per molto. Ecco la risposta dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie. «L’attraversamento dei passaggi a livello in consegna agli utenti privati avviene attualmente sotto la completa responsabilità del privato che li utilizza, che possiede le chiavi dei lucchetti che assicurano le sbarre del passaggi a livello. L’utente, prima di aprire le sbarre e attraversare il passaggio a livello, deve assicurarsi a vista che non stia sopraggiungendo nessun treno da nessuna delle due direzioni possibili. Velocità del treno elevate rendono critica la tempestività dell’avvistamento da parte dell’utente, oltre che aumentare le conseguenze di un eventuale urto tra il treno e il veicolo stradale. Occorre anche considerare che, per ogni attraversamento, l’utente privato in realtà attraversa più volte il binario per aprire le barriere e per richiuderle, incrementando il rischio di essere investito». Una situazione non compatibile con gli attuali standard: la mancanza di condizioni di sicurezza viene rilevata in automatico con la conseguente imposizione, sempre in automatico, della frenatura ai treni. Fin dal 2010 l’Agenzia ha sollecitato Rete Ferroviaria Italiana a individuae soluzioni. Sono stati chiusi molti passaggi a livello “privati” inutilizzati. Per i circa 700 ancora aperti, Rfi ha applicato dispositivi tecnologici e procedure di sicurezza . Ecco il punto che più interessa il nostro lettore: «In’attesa dell’adozione generalizzata di tali provvedimenti è stata imposta ai treni la limitazione di velocità a 80 km/h nei tratti di linea nei quali sono compresi passaggi a livello in consegna agli utenti privati, che vengono così equiparati ai passaggi a livello incustoditi in quanto in entrambi i casi la sicurezza dell’attrasversamento è tutta affidata al corretto avvistamento del treno da parte dell’utente stradale». Una misura che sarà mantenuta lo stretto necessario perché Rfi estenda le migliorie. Quanto al fischio, il macchinistra deve azionarlo solo in prossimità dei passaggi a livello senza barriere e solo se rileva il malfunzionamento dei segnali luminosi. [email protected]