Gianluca Mascherpa, 49 anni, allenatore di una squadra di volley femminile, arrestato con l’accusa di pedofilia ha detto ai magistrati che l’hanno interrogato: ‘Sono malato, voglio la castrazione chimica’. Ma serve davvero la castrazione chimica? Sul QUotidiano Nazionale abbiamo aperto un dibattito con gli interventi dell’Eurodeputato della Lega, Mario Borghezio, che si è detto favorevole e del giovane criminologo modenese Michele Frigieri, da me intervistato, che ha spiegato invece perchè serve a poco o nulla.
Ecco l’intervista
‘La castrazione chimica? Non serve’. E’ perentorio Michele Frigieri, criminologo esperto di pedofilia e abuso sessuale.
‘La castrazione chimica, a diffierenza di quella chirurgica, non sterilizza o castra, ma consiste nella somministrazione di farmaci per ridurre la libido, per questo il termine ‘castrazione’ è improprio. Non è definitiva e può comportare effetti collaterali pericolosi’.
E’ usata in molti Paesi, però…
‘Negli Usa La Federal Drug Association non la riconosce come trattamento ufficiale, e in Europa le organizzazione scientifiche la giudicano inefficace’.
Motivo?
‘Il trattamento tralascia le motivazioni che spingono all’abuso: il crimine nasce dalla necessità di assumere il controllo su altri, impulso non contrastabile con l’inibizione degli istinti sessuali che causa frustazione e comportamenti violenti’.
Forse meglio violento che pedofilo
‘Mi chiede se preferisco un omicidio a uno stupro? Earls dimostra che non è impedendo un’erezione che si impedisce un abuso, Wales mette in luce la mancanza di ricerche sull’efficacia del trattamento farmacologico. Questo deve proseguire a vita e non vi è garanzia che scontata la condanna i rei assumano il farmaco’
Quindi che fare?
‘Esistono trattamenti psicologici per la prevenzione della recidiva, come quello _ unico nel suo genere _ avviato presso il carcere di Modena. Piuttosto che bloccare tali trattamenti, e parlare senza competenza scientifica, i rappresentanti del nostro Paese potrebbero sostenere queste azioni che danno risultati concreti’.
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