Cappellani militari e doppio stipendio
PRETI e soldati, a libro paga dello Stato. E non solo. Ammonterebbe ad almeno 17 milioni di euro l'anno il 'costo' per la Difesa dei cappellani militari: la somma risulterebbe dalla sommatoria delle spese per pensioni, stipendi e uffici centrali dei sacerdoti in mimetica. Generali, colonnelli, con il rosario al collo e formati per garantire assistenza spirituale alla truppe nei più svariati scenari operativi.
Anche il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, è un pensionato dell'Esercito. Come ex Ordinario militare, cioè vescovo a capo dei cappellani al fronte, per lo Stato è un generale di brigata,
un ruolo che può dar diritto a una pensione fino a 4mila euro. Il cardinale ha prestato servizio solo per tre anni nell'Esercito, ma, arrivato al 63/o compleanno, ha maturato il diritto a un vitalizio.
Interrogato dai radicali, il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola ha risposto che l'Inpdap (Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell'amministrazione pubblica), non sa dire quanto costino. Tuttavia, ha stimato che la media degli assegni dei circa 160 religiosi (16 alti graduati) ritirati si aggirerebbe sui 43mila euro lordi annui. Sommando questa cifra con gli 8,6 milioni degli stipendi dei 180 preti-soldati ancora attivi, compresi i monsignori, si arriva a 15 milioni di euro l'anno. Senza contare che i soli uffici centrali dell'Ordinariato pesano per altri 2 milioni.
Ma non finisce qui. Qualche tempo fa l'agenzia stampa Adista ha documentato, con novizia di particolari, che i cappellani militari percepirebbero anche un secondo assegno. <A pagare lo stipendio dei cappellani militari (come degli ospedalieri e dei preti nelle carceri) è lo Stato, ma, in quanto diocesi extraterritoriale, l'Ordinariato militare gode anche dei contributi che la Cei versa a tutte le diocesi attraverso i fondi dell'8 per mille>, scriveva l'agenzia.
Non male per i sacerdoti con le stellette. <L'obbedienza non è più una virtù>, li ammoniva don Lorenzo Milani. Sarà, ma, a quanto pare, raddoppia lo stipendio.
Giovanni Panettiere
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