Pacem in terris

Se anche il vescovo è di marca

(Paramenti griffati per monsignor Mogavero)

DICIAMOLO subito: del 'vescovo griffato' ne avremmo fatto volentieri a meno. Con un italiano su due lontano dalle spiagge per mancanza di quattrini, sapere che un prelato dice messa con i paramenti disegnati da un noto stilista lascia interdetti. Il risanamento dei conti pubblici esige rigore e sobrietà da parte dei cittadini, nessuno escluso. Dalla Chiesa, non perché lo dice Mario Monti quanto il Vangelo, ci si attenderebbe  il buon esempio. Invece, visto che di carne sono fatti i preti come i laici, alle volte inciampa sulle apparenze. Prima le scarpette rosso Prada di Benedetto XVI, ora la mise targata Armani del vescovo di Mazara del Vallo (Trapani).

MONSIGNOR Domenico Mogavero l'ha sfoggiata ieri, davanti alle telecamere di Rai Uno, nel corso della messa di battesimo della nuova chiesa madre a Pantelleria. Da fonti vicine al vescovo si apprende che sarebbe stato lo stesso presule a chiedere allo stilista, molto legato all'isola, un regalo per l'edificio sacro. Da qui l'idea dei paramenti griffati che restano a disposizione del prelato per le celebrazioni più significative nel tempio.

DI MOGAVERO, già sottosegretario della Conferenza episcopale italiana e pastore anti-berlusconiano, conosciamo e stimiamo il forte impegno per l'integrazione degli immigrati, la trasparenza contro la pedofilia, la richiesta di maggior democrazia all'interno della Conferenza episcopale italiana (si è detto favorevole ad eleggere, anche nel nostro Paese, il presidente dei vescovi). Non saranno certo i paramenti di Armani a far dimenticare una delle pastorali più attive d'Italia.

PER GIUNTA nei decenni scorsi la Chiesa siciliana ci ha abituati a ben altri spettacoli: dai preti, che sposavano i latitanti di mafia, a quelli che battezzavano i figlioli di Cosa nostra, senza dimenticare i cattolicissimi funerali dei padrini di turno. Nefandezze simili vanno tenute presenti, se storciamo il naso davanti a una veste sacra d'autore. Ecco perché con bonarietà, non con piglio censorio, azzardiamo che l'abito non farà il monaco, ma è pur sempre il primo biglietto da visita per la sposa di Cristo. Che, mai come in questi tempi, paga dazio alla simpatia.

Giovanni Panettiere

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